Desert è il nuovo ep di Franco Bifo Berardi e Marco Bertoni: tre pezzi sul tema della diserzione, che si rapportano al contesto sociale che stiamo vivendo in questi anni e ne danno il punto di vista, sempre senza compromessi e mai banale, di una delle figure più emblematiche della controcultura italiana.
L’ep è un ritorno, a più di due anni di distanza da Wrong Ninna Nanna, dove al solito i testi sono di Bifo (ma questa volta due sono recitati direttamente da lui mentre uno è cantato da Bobby Gillespie dei Primal Scream) e la musica ambient è di Marco Bertoni (Confusional Quartet).
Mentre osserviamo l’orrore circostante, la vendetta della Terra sul Mondo, l’esplosione di demenza senile e psicosi aggressiva che inzaccherano la storia degli umani, la parola DISERZIONE emerge come concetto multi-dimensionale. Cominciamo a pensare che la diserzione sia destinata a diventare il solo modello strategicamente efficace molto al di là dell’alternativa tra guerra e pace. Diserzione è sfuggire agli orrori della guerra, ma anche agli orrori della pace: della pace che ha preparato questa guerra, della pace che accompagna questa guerra.
Diserzione è la Grande Rassegnazione: milioni di persone che non vogliono più lavorare per la miseria del salario. Disertare è abbandonare il campo di battaglia, sgattaiolare via prima che ti acciuffi la polizia militare e ti fucili alle spalle. Diserzione è il rifiuto di partecipare, rifiuto di entrare nella trappola della democrazia, il gioco vuoto del potere che si legittima promettendo cose che non è più in grado di fare. Diserzione è il rifiuto di fare figli per la patria, di mettere al mondo innocenti per il forno dell’estate che viene. Di questo comportamento tessiamo gli elogi.
E’ il comportamento che consiglio ai miei amici, ai miei studenti, ai miei lettori, e a tutti i giovani che sono convocati e mandati in guerra o al lavoro, o a sostenere la Nazione. Il solo comportamento eticamente accettabile e strategicamente razionale è la fuga, l’abbandono, l’inazione, la diserzione insomma.
Franco “Bifo” Berardi traccia per traccia
Desert, con la voce tra cantato e recitato, e comunque con vaste dosi di dolore, di Bobby Gillespie, apre l’ep: i movimenti sono dolci, le questioni aperte, le sonorità fanno da sfondo movimentato alla voce. Ne risulta quasi un gospel, evocativo e spirituale, per certi versi, che impatta immediatamente sul piano emozionale.
Decisamente recitato è invece il secondo brano: Disertate è una presa di coscienza marcata anche nella pronuncia, mentre suoni industrial e ambient si aggirano minacciosi sullo sfondo. L’esortazione prende toni drammatici e non perde mai di intensità.
Molto meno composta la recitazione di Vinceremo, ancora più violenta e aggressiva, dichiarata anche nei legami con l’attualità.
Controcultura significa prendere posizioni evidentemente contrarie al “comune sentire”, e Franco “Bifo” Berardi di sicuro non si tira indietro quando si tratta di far riflettere su messaggi che sono l’esatto contrario di quanto si apprende da giornali e tv.
La tematica pacifista è esposta qui in maniera inequivocabile e senza alcun compromesso. “Divisiva”, come si usa dire, ma molto chiara e argomentata. Si può ovviamente non essere d’accordo, ma non si può certo tacciare l’opera di scarso coraggio.
Genere musicale: ambient, spoken words