Gero, “Un anno in più”: la recensione

Esce oggi Un anno in più (Carioca Records), il nuovo album di Gero: dieci inediti più una intro strumentale, scritti e composti dal cantante siciliano, in cui è contenuto Svuoto Il Bicchiere, brano con cui ha vinto il premio nazionale Musica contro le mafie, dedicato al giudice Paolo Borsellino.

Gero descrive così il suo secondo lavoro discografico, anticipato dal singolo e dal video de L’ultimo piano: “L’unità di misura della nostra esistenza sono gli anni. Convenzionalmente la vita è un continuo ciclo di attimi, secondi, minuti, ore, giorni e anni. Uno spazio di tempo che serve ad ogni essere vivente per imparare, fare esperienza e migliorarsi. Ho voluto introdurre questo concetto nella mia musica: un anno in più per migliorarsi, un anno in più per vivere cose nuove e raccontarle, per muovere delle cose importanti all’interno della nostra coscienza. Dunque, ogni canzone contenuta nel disco è un momento particolare, racconta una cosa ben precisa. Tutte le canzoni messe in fila sono sostanzialmente le “tappe” del mio “anno in più…”

Gero traccia per traccia

Si parte appunto da una drammatica Intro, con qualcosa che sembra un elicottero opposto ad archi e a sonorità dolci e malinconiche, via via più ricche di pathos.

Con L’Amore salva entra la voce ed entrano le sensazioni (synth) pop, per un brano piuttosto easy e agile.

Ritmi consistenti e suoni quasi dance con Dieci & Love, che parla di tramonti e di cieli. Si oscilla un po’ nei suoni di Veleno, che abbassa i ritmi e le luci per una sorta di ballad.

Ce la si prende con l’atteggiamento della gente (e con la trap) con L’ultimo piano, tra slanci mistici e sonorità pop.

Ed ecco appunto Svuoto il bicchiere, che è valsa il premio “Musica contro le mafie” a Gero. La tematica è basato su un pezzo di storia, anche se visto molto dal personale. Le sonorità molto semplici.

Fa un po’ strano, dopo un pezzo così intenso come il precedente, passare a un pezzo leggerino come Un’Estate (a ritmo di dance). Ma tant’è.

La title track Un anno in più arriva a portare un po’ di calma, con le caratteristiche della ballata triste e antica.

Ci si sposta con Yemen, altra ballatona melodica. Si prosegue invece con un certo ritmo grazie a Oltre il silenzio. Invece la chiusa del disco è oscura con Tutto quel poco che ho.

Cantautore piuttosto “vecchio stile” per impostazione, Gero veste le sue canzoni di suoni agili.

Genere: cantautore

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