Hesanobody, alter ego musicale di Gaetano Dino Chirico, torna con un nuovo singolo. Saints, questo il titolo del nuovo brano, avvicinerà alla pubblicazione di un nuovo disco, un flusso coscienza, un patchwork di esperienze reali, bugie, suggestioni della notte e aspirazioni.
Saints in particolare è una finestra sulla nostalgia, un tentativo di razionalizzare eventi che non possono essere incasellati nella logica, ma solo metabolizzati e accettati. Ecco la nostra intervista.
In un periodo storico dove bisogna essere costante nelle pubblicazioni e iper presente anche sui social, tu scegli di fare esattamente il contrario, come mai?
Perché soffro abbastanza questa tendenza, la musica non dovrebbe essere un “contenuto” programmato a cadenza regolare. Avrei potuto pubblicare più spesso, coprire i piccoli tempi morti tra una canzone e l’altra con reel e meme, ma non mi va, non è il mio, sarebbe una forzatura. Ho preferito aspettare che tutte le canzoni che andranno a comporre il mio prossimo lavoro maturassero, che io maturassi e fossi pronto a lasciarle andare.
Ti senti ancora un “signor Nessuno”, nonostante tutto il percorso che hai fatto sinora, e le collaborazioni che hai messo in atto?
Sì, assolutamente, sono uno fra i tanti con l’ossessione per la musica. Questa cosa mi spinge a trovare persone stimolanti con cui condividerla e collaborare, ma soprattutto da cui imparare. Sono stato molto fortunato da questo punto di vista.
Quando la musica è entrata a far parte della tua quotidianità?
Come ascoltatore non saprei dirlo, ormai do per assodato sia presente da sempre. Come “artista” e produttore invece credo di essere alla soglia dei dieci anni. Entro nella mia boomer era, insomma.
Saints è un nuovo inizio?
È sicuramente una ripartenza, ma non un nuovo giorno zero. Ho iniziato a scriverla nell’estate del 2020, nel primo momento di respiro dalla pandemia, dove mi capitava spesso di fare i sogni più disparati. Per fortuna ho imparato a svegliarmi quasi sempre al momento giusto per scrivere o registrare quello che avevo visto e sentito e non perderlo per sempre. La vedo come l’inizio di un terzo atto, una continuazione del percorso e un cerchio che va a chiudersi per dar vita alla prossima fase.
Com’è iniziato questo 2025?
Direi bene, perché ci sono già tante cose da fare. Sto lavorando alle prossime uscite, al set per i futuri live, sto producendo musica per altri e sono appena stato alla cerimonia di apertura delle Universiadi di Torino 2025 dove l’inno ufficiale è una mia canzone, This Moment. Il piede giusto c’è, quindi sono fiducioso per quello che verrà!