Fiori recisi è il nuovo album de Il Silenzio delle Vergini. Il progetto Il Silenzio Delle Vergini, fondato nel 2016 da Armando Greco (già al lavoro con Tic Tac bianconiglio, Lexus) chitarrista poliedrico milanese, nasce da un’idea concettuale e mentale che unisce più generi musicali e le esperienze sonore che hanno influenzato l’artista.
Il primo concept album della band Colonne sonore per cyborg senza voce, pubblicato a febbraio 2017 dall’etichetta ferrarese (R)esisto, suona un po’ noise, stoner, new wawe e perfino gotico. Nell’estate 2017 entrano in studio per la realizzazione del nuovo lavoro, sotto la guida di Massaga Produzioni e la produzione artistica di Massimiliano Lambertini e Michele Guberti, presso l’Animal House Studio di Ferrara. Il 2 marzo 2018 esce il nuovo EP Su Rami Di Diamante, distribuito e promosso da (R)esisto.
Nell’estate del 2018, entra nella band Francesco Lauro Geruso, che partecipa al minitour in qualità di batterista per la stagione 2018/19.
Durante questo percorso gli ISDV, raggiungono la finale regionale di Emergenza Festival, contest nazionale di musica rock.
Il Silenzio delle Vergini traccia per traccia
Domande scabrose e un andamento musicale anche drammatico si delineano in Non ho più paura, brano d’impatto che apre il disco.
Molto più serena l’atmosfera che si presenta in Cuore di farfalla, in cui pianoforte e chitarra dialogano.
Molto più cupa l’atmosfera che si riscontra all’interno di Mental Code, ricca di percussioni e drumming, nonché di voci lontane e inintelleggibili.
Più vicine le voci di Radici di paradiso, ma non per questo sempre comprensibili, in mezzo a schermaglie che sanno di new wave.
Molta claustrofobia e parecchia elettronica si riversano poi nei solchi di Necessità, pezzo guidato da un giro di bassi sul quale si costruisce un umore vibrante e ansiogeno.
Considerazioni piuttosto funeree quelle che percorrono Cenere, tra i pezzi più ricchi di pathos di tutto il disco. Passaggio oscuro e a passo lento quello di Gambino.
Un racconto al femminile sottolineato dalla chitarra è quello di Fiori recisi, dolorosa title track. Sembrerebbe una citazione da Azzurro Il treno dei desideri, che in realtà rappresenta una conclusione piuttosto malinconica del disco.
Progetto interessante e ben svolto, il nuovo album de Il Silenzio delle Vergini sviluppa direttrici rock e post rock per avvolgere un racconto frammentato e più volte spezzato. Un album consistente e ricco di qualità, meritevole di approfondimento.