TRAKS come al solito ti segnala cinque dischi recensiti in breve per evitare che tu ti perda per strada qualcosa di notevole.
Ambulance, Give it a Try
Ambulance è il progetto musicale del cantante e chitarrista Andrea Artistico, napoletano che da quasi dieci anni vive in Belgio. Oggi pubblica Give It a Try, ep registrato nella primavera 2017 nello studio Trail Lab da Fabrizio Piccolo e successivamente masterizzati da Fabrizio Romagnoli, il tutto sempre sotto la supervisione artistica di Luigi Scialdone. Il lavoro si apre con la title track Give it a Try, canzone di pop acustico con sentori folk e con una certa vivacità di fondo.
Più malinconica Murphy’s Law: se qualcosa può andar male lo farà, anche in acustico e con il violino in sottofondo. Con Ready si approda a un brano che sostituisce alla vivacità dei due pezzi precedenti una dolcezza a tutto tondo. Moltiplicazione delle voci e un che di sperimentale, ma anche qualche richiamo a band come gli Elbow in Galicia. Ballata soft a chiudere con It’s always darkest before dawn (ma non dovrebbe essere “darker”?) Artistico/Ambulance mette insieme cinque canzoni di buon sapore e dalla buona ispirazione, con qualità di scrittura e attenzione ai particolari rimarchevoli.
[bandcamp album=594236933 bgcol=FFFFFF linkcol=4285BB size=venti]qqqØqqq, Burning Stones Of Consciousness
Burning Stones Of Consciousness è il nuovo ep dei qqqØqqq, uscito in concomitanza per Casetta, E’ Un Brutto Posto Dove Vivere, DreaminGorilla Records, Contemplatio, Insonnia Lunare Records. Il disco si compone di quattro “movimenti”, tutti oltre i 7 minuti. Il primo è Eternal void in which the entirety of emptiness is summoned, che ha un passo lento e cadenzato e che esprime una certa malinconia tenue ma delineata.
All this heaviness is just my monolithic self è un procedimento altrettanto cadenzato ma molto più elettrico e spinoso. I perceive the peak so clearly I can embody it (Feat. Zyklus) percorre strade non molto dissimili, offrendo atmosfere e sottofondi moderati. Crumbling plains and burning stones of consciousness (Feat. H!U) invece suggerisce un senso di malinconia cupa e anche piuttosto claustrofobica. Il lavoro, ricco di influssi ambient e post rock, ha un notevole livello di omogeneità, coerenza e compattezza.
[bandcamp album=1046473339 bgcol=FFFFFF linkcol=4285BB size=venti]L’alba di nuovo, s/t
E’ senza titolo il nuovo lavoro de L’alba di nuovo. A dieci anni dalla sua nascita e a ben cinque dal loro ultimo capitolo discografico, la band hardcore ha pubblicato sette canzoni molto robuste e dirette. Si parte da Come un sasso, che apre con ritmi medi ma già con alti livelli di aggressività. Più vicina a ritmi hardcore/punk la seguente L’equilibrista, che tuttavia mostra facce differenti, cambi di ritmo e passaggi di stato.
Urlata e furente Sentimento sovversivo, sviluppa un flusso di idee e di suoni molto consistente. Echi di metal in Sogno lucido, mentre Uno, Nessuno opta per velocità più vicine all’hardcore propriamente detto, con un cantato spesso rinforzato dai cori. Cori anche in apertura di Sotto scacco, che ha un percorso articolato e accidentato. Curiosa coda finale acustica quella di Savino’s Song. Un buon ritorno in pista per la band, che dimostra di non aver smarrito né idee né energie.
Dario Ciffo, Sarebbe bello
Primo lavoro da solista per Dario Ciffo dopo anni trascorsi tra Afterhours e Lombroso. Ciffo è deciso a svincolarsi, e si svincola parecchio, a giudicare dai quattro brani inclusi nell’ep Sarebbe bello. Si parte con la molto pop e molto semplice Sarebbe bello, una title track dai suoni piuttosto solari. E non si tratta di un episodio isolato: anche Non è un caso opta per toni elettronici e molto easy. Toni leggermente più bassi quelli di La stessa mia impressione, che si rivela più elettrica. L’ep si chiude su Brotula, influenzata dalla dance e dall’electro. Le quattro canzoni molto chiaramente cercano un mercato totalmente diverso rispetto a quello di riferimento delle band precedenti di Ciffo. Scelta legittima, ma molto spiazzante.
Vanterrania, Electronix
Giovanni Brancati “alias” Vanterrania, nato a Scicli (RG), il 14/10/1975, vissuto nel Catanese, diede inizio al proprio percorso artistico come chitarrista negli anni 80. Il suo ultimo lavoro è Electronix, composto principalmente con l’intenzione di fondere “rock ed elettronica”, in un contesto musicale alternativo. Si parte da Cyber, movimento continuo con riverbero e inflessioni noise. Volumi più bassi quelli di Data Wave, così come quelli di Electronix 09, che inserisce una linea melodica distinguibile.
C’è una chiara linea di continuità che prosegue in Enigma, mentre Field introduce un ritmo cadenzato. H2O confonde le carte e sconfina nel noise, mentre High Voltage riporta ordine, in un pezzo molto quadrato. In On è l’elettronica a dettare il passo, mentre con Robot il rock’n’roll più “sporco” è gonfiato e portato all’estremo. Si va verso la fine con pezzi spiccatamente electro come Mega o Virtual Love, mentre Mechanical Arms lascia un’ultima cicatrice elettronica.