In anteprima esclusiva, TRAKS oggi ospita Work in Progress, il nuovo lyric video degli In June. Il singolo della band anticipa l’ep Collapse in uscita nei prossimi mesi.
Il video firmato da Chiara Ceccaioni inizia con i tre volti che si alternano davanti alla camera. In un movimento frenetico, confuso e irrequieto, le persone non si incontrano mai. Sono sole, con i loro pensieri e i loro movimenti agitati. Intanto le parole sono in primo piano, si stagliano sulle immagini, dando corpo a quelle sensazioni che scaturiscono dai flash di luce, dalle scie che lasciano i corpi che nonostante si muovano velocemente, sembra che lascino una traccia abbastanza intensa da rimanere nell’inquadratura per un po’.
La psichedelia dei movimenti sembra contrastare con il colore verde che dovrebbe scaturire nell’occhio di chi guarda un senso di armonia, equilibrio tra il corpo e l’io emotivo. L’occhio non fa fatica a individuarlo ma, nonostante la scelta cromatica riposante, i movimenti e le parole riescono a trasformarla in una scena che richiede uno sforzo, una lotta, per cercare di catturare qualcosa dell’immagine che possa risolvere il mistero alla base di queste sensazioni, di questa agitazione, di queste azioni sconclusionate. Un lavoro che resta a metà, di cui non vediamo mai il quadro completo.
Finché non arriviamo alla fine del video, quando i tre componenti si incontrano finalmente davanti all’obiettivo, per un attimo, cantano insieme le parole della canzone. “Work in progress, but it never progresses”. Sembra un momento di unione: e lo è. Dura poco però, perché nel finale Dan si ritrova a cantare da sola, con le ombre dei suoi compagni di band ancora percettibili sulla scena. Il verde si trasforma quasi in un blu che sta a simboleggiare la solitudine e la tristezza, che alla fine però sembrano entrare in armonia e in contatto con l’emotività di chi canta, creando una sorta di rassegnazione al dolore resa più dolce dalla presenza, per quanto breve, di chi si ama, della band.
Gli In June sono Daniela ‘Dan’ Mariti (voce e chitarra), Mara Graziano (batteria) e Pierpaolo Iulianello (basso). Si formano nel giugno del 2018 a Roma, dove iniziano a lavorare su brani originali mentre affinano le proprie capacità live sui palchi migliori della capitale e non. Nel 2020 pubblicano i primi tre singoli Years, After Midnight e Home accompagnati da tre video pubblicati su Vevo.
I tre singoli vengono poi seguiti dal loro ep di esordio Common Grounds uscito nell’ottobre del 2021. Tra esperienze live nazionali e internazionali, come Sofar Sounds a Madrid e la rassegna Retape di Ernesto Assante all’Auditorium Parco della Musica a Roma, riconoscimenti ed esperienze formanti, gli In June sono tornati in studio nel 2023 per rilasciare il nuovo singolo.
In June, “Work in progress” – il testo
It’s calling out
For me
Going outside
Was never easy
Got some friends
But they’re made of clay
God can’t even remember your name
Collapsing in a river of disgrace
These walls can’t even hear a word you’re saying
Call it what you want
It’s not a joke, it’s not a joke
Alone as you are
You are no wolf
You are no wolf
Ivy growing
On the scaffolds of my healing
Work in progress
But it never progresses
Taking roots
Making beds
Austin is far
But it’s never enough
All this doubt is dust under the rug
Collapsing in a river of disgrace
These walls can’t even hear a word you’re saying
Call it what you want
It’s not a joke, it’s not a joke
Alone as you are
You are no wolf
You are no wolf
If these colors don’t exist they’re on our minds Why are we even trying?
Trying
(Work in progress but it never progresses) Trying
(Work in progress but it never progresses) Trying
(Work in progress but it never progresses) Trying
(Work in progress)
Call it what you want
It’s not a joke, it’s not a joke
Alone as you are
You are no wolf
You are no wolf