Avevamo qualche dubbio su chi mettere in copertina di questa edizione della #incontrixsingoli, ma poi abbiamo visto quant’è sdraiato male Nervi su Instagram e i dubbi sono svaniti. Che tragic pop sia, per tutti.
Nervi, “Rimandami se vuoi”
“Perché dipingi un inverno che scalpita?”: si fa prendere un attimo la mano dall’immagine, l’ottimo Nervi, nel nuovo singolo di Rimandami se vuoi, che parla di nevrosi (del resto, se si chiama Nervi, un motivo ci sarà). Ma il cantautore fiorentino non tradisce, gioca con le voci e le emozioni, ci mette quel tantino di tromba nel finale per spezzare tutti i residui cuori rimasti interi.
Cassandra Raffaele, “Sarà successo”
In difesa dei nerd arriva Cassandra Raffaele: Sarà successo è il nuovo singolo della cantautrice. A distanza di cinque anni dal suo ultimo album Chagall, Cassandra si fa affiancare nel lancio del singolo da Antongiulio, ragazzo nerd che è manifesto dell’operazione sui social dell’artista siciliana.
“Sono stata in ”quiescenza di scrittura” in questi ultimi anni. Ho fatto molti viaggi, comprando almeno 10 taccuini, ma non avevo niente da dire. Nessuna necessità di farlo. Cosi ho fatto altro. Sono scesa dal palco e sono rimasta dietro le quinte della mia vita artistica italiana. Prodotto musica per altri, diretto rassegne, lavorato come ufficio stampa. Poi è arrivato il lockdown e il suo effetto trigger che ha toccato le mie corde più fragili. Mi ha spiazzato e appeso al muro, con tutte le mie paure, e a quel punto, ho perso i motivi per non commuovermi, a partire da ciò che creavo. Ho scritto Sarà Successo di getto. Questa canzone è nata perché ne avevo bisogno io in prima persona. E’ un brano di forza per quelli fragili, provati dalle avversità dell’esistenza. Ma è anche una canzone di miserevole e coraggiosa speranza, malgrado tutti e tutto”.
Francesco Savini, “La facoltà del tempo perso”
“Tu studi solo me, io studio solo te”: funziona così La facoltà del tempo perso, il nuovo singolo di Francesco Savini, ricca di metafore un filo arzigogolate (a forza di cosa gira quella giostra controvento, esattamente?)
Un po’ Gazzellosa, ma molto elettrica, la canzone funziona così: “Durante il corteggiamento ci si dimentica completamente del resto del mondo ed esiste soltanto l’altra persona. I due protagonisti del brano rappresentano, nel mio immaginario, la tipica coppia che stando insieme finisce per abbandonare tutto ciò che la circonda.”
G Pillola, “Lo Specchio”
Di bonsai morti e assenze di ascensori: molti i problemi quotidiani che affiorano da Lo Specchio, il nuovo singolo di G Pillola. Il progetto oltre al producer Blue Jeans, si avvale del supporto della Krokodil House, una crew di amici che si è trasformato in un gruppo di lavoro.
“Il mio bonsai che avevo a casa e che ho dovuto dare in adozione quando ho traslocato, il fatto di non avere mai avuto una casa con l’ascensore e avere vissuto sempre all’ultimo piano: io ho amato tutto questo. Questa canzone è un’ennesima prova del fatto che per me, anche emozioni che di solito si accomunano a paroloni e frasi forti, si ritrovino in piccolezze quotidiane, come se non sentissi il bisogno di cercare grandi cose perché posso vedere quelle piccole più da vicino.”
Moriel, “Non ci ripensi mai”
Un po’ di soul, un po’ di elettronica, molti cuoricini spezzati aleggiano su Non ci ripensi mai, il nuovo singolo di Moriel. Modenese, in questo brano esplora la fine di una relazione, fra un oblio autoimposto e una nostalgia ingombrante. Moriel è il progetto musicale, ma anche il percorso di crescita artistica e personale, di Riccardo Moriello. Una ricerca stilistica costante e ben definita partita da un pop solare che si mescola con il lato più cupo dell’elettronica europea e con il cantautorato italiano più colto da cui mutua sensibilità e ironia.
Rokas feat. I Miei Migliori Complimenti, “Pesci Rossi”
C’è anche I Miei Migliori Complimenti nel nuovo singolo di Rokas, Pesci Rossi, bella fitta di chitarrette funky. Ma a parte il fatto che al Walter siamo proprio affezionati, funziona bene il duetto fra i due, in un pezzo piuttosto vivace ma anche un po’ malinconico.
“I pesci rossi si muovono nell’acqua nella bolla sul tavolo della cucina di Bianca e Andrea. Si parlano si ricorrono ma non sappiamo se si conoscono veramente. Pesci rossi è un brano della colonna sonora di una puntata pilota di una serie che molto probabilmente verrà confermata. Sapete perché si dice colonna sonora? È un aspetto un po’ tecnico ma mi piacerebbe raccontarvelo. Ai tempi delle pellicole cinematografiche la registrazione del sottofondo musicale prendeva materialmente lo spazio di una sottile colonnina al lato della pellicola, da qui appunto il nome di colonna sonora.“
Gabriele Troisi, “Favole”
Gabriele Troisi vuole scrivere Favole con te. Cioè ok, non proprio te te, ma ci siamo capiti. Il brano segue la pubblicazione di Lumache e, distanziandosi dalle atmosfere malinconiche da piano ballad di quest’ultima, scorre tra interventi elettronici, con un po’ di battiti e un po’ di strofe ripetute a loop. Rimane in testa, non c’è niente da fare.
Donno, “Incondizionatamente”
Dopo esperienze in band, Donno debutta da solista e lo fa con una ballatona dal titolo Incondizionatamente. Scritta da Donno e prodotta da Sergio Quagliarella e Oscar Mapelli domanda: “Perché perché bisogna sempre complicare tutto quanto?” La risposta è: “Boh”.
Donno racconta: «Questa canzone nasce da una lettera scritta a una persona, che è stata molto importante per me, in un momento arrivato poco dopo la fine della nostra storia. Un epilogo giunto senza sorpresa, ma contro la mia volontà. È un’esortazione a vivere gli amori per ciò che sono, senza complicare tutto mettendo in campo i freni della mente che tende sempre a conservarci dalle sofferenze e dai rischi, impedendoci di amare.»
Vincenzo Santovito, “Così dal nulla”
Un altro cuore strapazzato, un’altra intro di pianoforte: Vincenzo Santovito (pure lui) scrive una lettera e il risultato è Così dal nulla, il nuovo singolo.
«”Così Dal Nulla” è una canzone autobiografica che ho scritto qualche anno dopo aver vissuto un periodo brutto della mia vita. Nasce dal profondo bisogno di esternare il mio mondo interiore, la radice della mia scrittura e della mia musica. È un misto di emozioni e sensazioni, un pezzo che sento sulla mia pelle e che vive con me».