I Joe D. Palma vengono da Padova, e sono tra quelli che finiscono un tour e il giorno dopo entrano in studio per registrare un album. Il loro ultimo singolo s’intitola VHS, ne sta per uscire un’altro e sta anche per arrivare un album ed è un nome da tenere d’occhio, soprattutto se state cercando un nuovo amore rock che vi conquisti. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con loro, vi auguriamo una buona lettura, e magari buttate anche l’occhio sul meraviglioso video diretto da Pietro Berselli.

Presentate il vostro progetto a chi non vi conosce? Da dove arriva il vostro nome?

Il progetto nasce con l’ep d’esordio Generazione Brucaliffo nel 2017, ma diciamo che dopo qualche cambiamento interno ha preso una bella spinta con l’inizio del tour, quando noi 5 siamo sostanzialmente diventati i Joe D. Palma. Se pensiamo a come ci siamo conosciuti ci facciamo delle belle risate, fatto sta che lavorando sui pezzi nuovi è nata subito la chimica che ci ha permesso di costruire il sound che caratterizza il nostro primo disco, VHS è un po’ il manifesto di questo nuovo perscorso.

Il nome è un mix tra il nostro nome precedente e il cognome del regista americano Brian De Palma, ci piaceva l’idea di mantenere Joe in riferimento al nome del cantante Giorgio. Ovviamente nessuno di noi ha mai visto un film di Brian De Palma, ma suonava alla grande.

Arrivate da un periodo in cui avete girato parecchio e condiviso il palco con artisti del calibro di  Frah Quintale o Giorgieness? Qualche aneddoto che vi va di raccontare?

Sì nell’ultimo anno abbiamo avuto la fortuna di girare molto e condividere il palco con artisti super, ce ne sono successe molte. Sicuramente l’aneddoto che ricordiamo più volentieri risale al Pop It, il festival della nostra etichetta, quando in backstage è capitato di festeggiare alla mezzanotte il compleanno di Colombre insieme a lui, è un artista che rispettiamo moltissimo, per noi è stato un momento veramente intimo.

Ricordiamo un po’ meno volentieri il cazziatone di fine serata del capo perché avevamo improvvisato una partita di calcetto Padova vs La Spezia usando una locomotiva storica come porta.

Sbaglio, o dal periodo in cui avete pubblicato Brucaliffo, vi siete dati un po’ una calmata?

Il tour si è concluso a settembre a Viterbo all’Encore Festival e il giorno dopo siamo entrati in studio per registrare il nostro primo disco con i ragazzi de La Clinica Dischi. Ci siamo presi tutto il tempo necessario per lavorarci, è stato un processo compositivo lungo ma molto stimolante e divertente. Presto torneremo a girare per presentarlo, non vediamo l’ora.

Come siete entrati in contatto con Pietro Berselli?

La storia è particolare, il nostro chitarrista Matteo andava a lezioni di canto da lui. In realtà Pietro è un artista molto conosciuto, vive a Brescia ma è Padovano d’adozione, avevamo già avuto modo di incontrarlo sul palco e ci sono sempre piaciuti molto i suoi lavori. Per il video di VHS avevamo in mente quel tipo di estetica analogica, avevamo visto alcuni suoi video girati con quella tecnica quindi ci siamo rivolti subito a lui, siamo molto contenti del risultato.

Pagina Facebook

Signor Uffa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi