cosa resta? è il nuovo ep di Leanò, disponibile su tutte le piattaforme digitali. Al suo interno canzoni che sono delle domande. Non vi è alcuna pretesa di capire il presente, lo si vuole piuttosto manipolare, giocarci un po’ prima di tentare di darsi delle risposte.
Sono fotografie di un paesaggio interno o esterno (a volte si confondono), un tentativo di tracciare un presente che scivola dalle dita disegnandolo per accentuarne alcuni colori, forse quelli che spiccano di più così da fiorirli un po’ – oppure no.
Innamoramento, urli di rabbia, macabra ricerca del sé, ma anche gioco. Parole piene, spettinate, destrutturate, spezzate e poi ricomposte. Suoni subacquei, chitarre morbide, riverberi onirici, esplosioni…
Leanò traccia per traccia
Movimenti vocali nella prima traccia, cosa resta?, title track ma anche introduzione con qualche tratto sperimentale, con qualche impressione d’infanzia.
Voce molto dolce e atmosfera piuttosto ovattata, ricca di sentimenti e di qualche dolore, quella che si incontra in caselle di posta. Suoni acustici e sintetici si compenetrano in modo morbido, anche di fronte a qualche immagine un filino cruenta.
Meno triste ma un po’ incollerita, pur con il sorriso, arriva poi bestie. Il brano non ha paura di essere strambo, flirtando con i toni della filastrocca ma cercando di esprimere sentimenti molto personali.
Una narrazione più elettrica si incontra in sì dai però, che conferma alcune prerogative giocose, inseguendo sonorità quasi tropicali e qualche coretto “ua-ua-uuu”, che distrae da un testo non sempre allegro.
non so parte piano ma esplode presto, cercando ulteriori esposizioni dell’incomprensibilità dei propri sentimenti, soprattutto se visti con gli occhi degli altri (è questo il leit motiv dell’ep, in sostanza).
Vocalizzi di sapor mediorientale aprono schizofrenia, che ha tratti teatrali e allude evidentemente alla malattia mentale: sette voci in testa istruiscono su cosa fare, fino a un esito sostanzialmente “religioso”.
Leanò è protagonista delle nostre pagine spesso e da tempo, così abbiamo potuto seguirne la crescita nel corso degli anni: siamo così legittimati a dire che la ragazza sta crescendo molto bene, soprattutto a livello di scrittura e di composizione, con canzoni non banali e una capacità di espressione sempre sincera e ora anche più interessante.
Genere musicale: pop, cantautrice
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