Testacoda è il nuovo album di Liede: un disco dall’anima notturna, elettronica, torinese, che celebra l’alba, la notte, i suoi vizi, il ballo, come unici antidoti alle difficoltà di una vita che spesso è più dura di quello che riusciamo a sopportare.
Dopo l’esordio, Stare Bravi, questo secondo album segna l’inizio di un nuovo percorso più affine a un approccio e a un’atmosfera clubbing che Liede fa convivere con la forma classica della canzone italiana. Un viaggio di mezz’ora tra alt-pop, atmosfere e profumi simil house, con drum’n’ ballad e qualche incursione breakbeat e techno. Poi ci sono le aperture pop, come in Sogni randagi, che spicca per la partecipazione di Samuel (Subsonica).
Liede traccia per traccia
Si parte su ritmi e modi da synth pop: E ancora e ancora e ancora ripete giri notturni, avvitandosi su se stessa. Una celebrazione della festa e della notte, consapevole della sua fine imminente.
Metti che rimbalza su ritmi marcati ma non velocissimi. L’atmosfera è acida e minacciosa, anche se si racconta di immagini tutto sommato rilassate.
Anche Sogni randagi, che vede la presenza di Samuel a regalare un inciso prezioso, ha dinamiche lente, ma qui le idee si fanno anche più morbide e avvolgenti, con una certa quantità di dream pop.
Aria soffusa e nuvole scure per Origami, che racconta di canzoni incomplete e condensa pensieri cupi con modi gentili. Parla di odio, Chance, nonché di eccessi da gruppo punk, nel mezzo di un’accelerazione bruciante ma anche pensosa.
Una serie di immagini si affollano in Brutta storia: “Siamo il quarto desiderio, lo sappiamo/il genio ne esaudisce tre”. Un cantato fitto, con un buon ritornello allungato, per un brano malinconico senza depressione. Credici si allarga un po’, sia a livello di speranze sia a livello di suoni, anche se poi parla di cicatrici.
Cosa pensa una canzone di te? Quando si mette male ce lo racconta, con ritmi che si fanno improvvisamente molto alti e brucianti.
Si chiude con un invito cortese: Non morire domani recupera una certa tranquillità, seminando pensieri e terminando con immagini notturne.
Bel progetto quello di Liede, che fa dialogare bene dance e pop, con leggera prevalenza del secondo. Ma al di là delle declinazioni, la scrittura è buona ed efficace e si ascoltano canzoni capaci di scavare senza perdere in leggerezza.