Punti Deboli è il nuovo ep di Manco, disponibile su tutti i digital store. Cinque canzoni che si muovono tra le sfumature di di blues-rock, folk, soul e cantautorato. Storie personali che diventano universali, raccontate ognuna con un sound che spazia tra le varie American Roots collegate tutte da un fil rouge sonoro: la voce dello stesso cantautore e il suo modo di scrivere.
Punti Deboli è una album che è nato da una serie di esigenze musicali ed espressive. Prima di tutto riportare in una forma concreta e con nuove composizioni, quello che era diventato il mio progetto dal vivo. Ovvero un power trio che spazia dal blues, al rock, al funk, al folk più acustico, cantando canzoni energiche o malinconiche in italiano.
Poi quella di scrivere canzoni più dirette, più viscerali, in qualche modo anche più semplici nel loro messaggio, ma che riuscissero in qualche modo a sposare un sound raro se non unico per il songwriting italiano.
Senza rendermene conto, le canzoni messe una in fila all’altra e che non sembravano avere una coerenza di contenuti, ce l’hanno avuta. Il loro senso è stato racchiuso appunto nel titolo dell’EP. Ogni canzone parla di un punto debole, passato, presente, futuro, possibile”, così Manco descrive il proprio disco.
Tutto l’ep è stato prodotto da Massimo De Vita (Blindur) presso il Cicaleto Recording Studio (Negrita) di Arezzo, registrato completamente in presa diretta in Trio, missato e masterizzato da Paolo Alberta (Negrita, Ligabue).
Manco traccia per traccia
Si parte da Sirena, che pesca nelle sensazioni del rock e del blues per raccontare una storia di pelle e disordine. Un amore ricco di inganni, narrato attraverso gli artigli della chitarra elettrica.
Questioni di pericolo e di aspettative invece quelle che si affrontano in Abbastanza, altro brano che si avventura sui pendii dell’Americana, con qualche punta quasi funk.
A seguire una ballatona tutta sentimento: Contro di me pesca nel vintage per farsi intima e struggente. Ansia e dubbi delle tre di notte frenano la corsa, in un vortice di autolesionismo mitigato da suoni morbidi.
Caldo micidiale e città deserta è il background su cui cresce Proiettile, che si ambienta in un contesto Western, per raccontare una storia alla Sergio Leone. Si chiude con Stupidi, che abbassa di nuovo i toni per tuffarsi a capofitto nelle nostalgie.
Bel progetto che sa di antico ma senza rinunciare alla creatività, quello di Manco: le pennellate della chitarra guidano tra cinque storie ben raccontate e piene di suoni vibranti e ottime sensazioni.
Genere musicale: rock, blues
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