There Will Be Blood presentano il nuovo album Beyond, il quarto in studio (senza contare i due ep) e il primo realizzato con la formazione a cinque, in seguito all’arrivo di due componenti in aggiunta al terzetto iniziale. Beyond, che arriva a tre anni dal precedente album, Horns, è pubblicato in vinile, cd e digitale su etichetta Ghost Records.

La band varesina, attiva da dieci anni, ama definire il proprio genere raw blues: un blues grezzo, crudo, diretto, una miscela di hill country blues, rock’n’roll, funk, che richiama alla memoria il sound caratteristico delle colonne sonore dei film western.

There Will Be Blood traccia per traccia

Si parte con Fiere, movimento muscolare con tanto drumming, pianoforte e la chitarra che interviene e lascia il segno. Voci d’Oriente si alzano in chiusura di brano.

Molto più americana e rock blues Flee Giorgia, molto arrembante e molto movimentata, dall’inizio alla fine.

Corale ed energica anche Hobo, con un accenno di pianoforte in mezzo a chitarre particolarmente rumorose.

Una chitarra solitaria introduce Cockadoodledoo (che sarebbe il “chicchiricchì” dei galli americani), pezzo molto cinetico e con un certo divertimento di fondo.

Molto abrasiva invece la sei corde di Body Money, che adotta una struttura di dialogo fra voce principale e coro, che regala al pezzo dinamismo e originalità.

Catrina prende colori molto scuri, tra la marcia funebre dai colori latini alla lamentazione, con fiati e voci femminili, e soprattutto con un forte senso del dramma, che sfocia però in una risoluzione leggermente più serena.

Toni non esattamente più leggeri ma molto più aggressivi quelli di Death Maiden, dominata da un suono ruvido e anche quasi metal.

Più ricca di sfumature Mountain Howling, che ha un titolo quasi zeppeliniano ma poi apre le porte a molte influenze, sempre vintage, ma con un range che va dal funk alla psichedelia.

Si serpeggia con Snake (questa zeppeliniana anche nella sostanza), strumentale di raccordo ma anche di suggestione.

Rimbalzi e schitarrate in una violenta Back From The Dirt, che ha la voce filtrata e una certa fretta di correre.

Si chiude con Troubled Son, un figlio problematico di cui si racconta con un pezzo in accelerazione, con una robusta sezione ritmica e i suoni del blues elettrico.

I There Will Be Blood mettono su un disco ricco di profondità e varietà, con un suono molto curato e con un risultato interessante e davvero notevole.

Genere: rock, blues

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