Il mare a Milano: mare culturale urbano (via Giuseppe Gabetti 15) sin dalla sua apertura nel 2016, si è distinto come punto di riferimento della vita culturale milanese, e in particolare si è imposta sempre di più come realtà fondamentale per lo sviluppo della musica indipendente italiana.

Da maggio 2016 mare culturale urbano ha realizzato 300 eventi musicali e concerti, 100 sono i giovani talenti della musica italiana che si sono esibiti sul palco di mare, 400 sono le proiezioni dei film delle rassegne cinematografiche; in due anni mare ha prodotto e ospitato più di 40 performance spettacoli teatrali, 80 laboratori per l’infanzia e 50 artisti in residenza. In totale sono state più di 70.000 le persone che hanno partecipato fino alle attività di mare culturale urbano.

Per approfondire abbiamo rivolto qualche domanda ad Andrea Capaldi, CEO di mare culturale urbano.

Andrea Capaldi, CEO di mare culturale urbano

Cominciamo con il presentare mare culturale urbano a chi non lo conosce, a chi non è di Milano o a chi non ci è passato di recente

Mare culturale urbano è un centro di produzione artistica che nasce nella primavera del 2016 ed è situato nella zona ovest di Milano con l’intento di costruire un nuovo modello di sviluppo territoriale delle periferie.

Lavoriamo a stretto contatto con la dimensione locale, zona 7, abbiamo un agenda  di appuntamenti settimanali legati al quartiere, e una programmazione culturale che si arricchisce di progetti speciali dedicati all’attivazione di processi di inclusione sociale, rigenerazione urbana e innovazione culturale.

Mare è una piazza aperta, un luogo d’incontro e di scambio, in cui le persone stanno bene. A mare si può mangiare, bere, vedere un concerto, un film, uno spettacolo teatrale… tutto con un prezzo davvero accessibile.

Quali sono le caratteristiche di questa nuova stagione?

Ogni stagione di mare culturale urbano punta sulla trasversalità e sulla stratificazione di contenuti dedicati a persone di tutte le età. Questo è il “piccolo miracolo” di mare culturale urbano: riuscire a essere un luogo dove tutti si sentono a casa.

Il calendario primaverile si caratterizza di tantissime attività: i concerti indie pop delle rassegne Raster e Big Up! dedicate alla giovane musica italiana; le serate  con Cernusco Jazz; i sabati pomeriggio con i concerti di pianoforte solo a cura di Yamaha, nostro partner dal 2016; la domenica interamente dedicata alla storia della musica con Luca De Gennaro e il suo Ascoltiamo un disco. 

I laboratori del week end dedicate ai bambini e alle famiglie;  gli eventi speciali come l’ormai super collaudato Festival delle birrette (un weekend al mese dedicato alla birra artigianale, il buon cibo e la buona musica). Infine durante la settimana sono ricorrenti attività come lo yoga, il pilates, il tango e la balera.

ph. Silvia Violante Rouge

Ci puoi presentare nel dettaglio le rassegne “Raster” e “Voci di periferia”?

Raster è la rassegna del giovedì sera di mare culturale urbano dedicata ai gruppi emergenti della scena milanese e nazionale, un’offerta di musica underground, indie pop, rock, alt pop  selezionata da Marco Manini e Francesca Sabato in collaborazione con etichette musicali indipendenti. Siamo molto soddisfatti del format che continua a crescere, ha trovato un suo pubblico affezionato e un posizionamento molto preciso e originale nella vastissima offerta milanese.

Voci di periferia è un progetto di mare culturale urbano nato nell’autunno 2018 dall’idea di cinque ragazzi del quartiere che hanno bussato alla porta di mare proponendoci di accompagnare la crescita artistica di questa officina creativa/ laboratorio permanente che unisce la dimensione locale all’innovazione culturale.

Mare ha accolto la sfida con entusiasmo riuscendo così a dare la possibilità a tantissimi giovani artisti e artiste di zona 7 la possibilità di sperimentarsi facendo esperienza direttamente sul palco. Il progetto in questi mesi si è sviluppato in modo importante, il collettivo di giovani artisti conta ormai più di 40 adesioni ed ogni mese a mare la serata Voci di Periferia si è trasformata in uno spettacolo multiforme tra canto e dj set che trascina un pubblico molto eterogeneo con un flow unico e coinvolgente.

Quali sono gli obiettivi a lungo termine che si propone MCU?

Continuare ad alimentare la sua natura di contaminazione e rigenerazione urbana usando la cultura come leva di sviluppo della persona e della collettività. L’obiettivo è quello di replicare il progetto “mare” in molte periferie e provincie italiane.

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