Futuro splendido è il nuovo disco di Miglio. Tornano le atmosfere rarefatte e sintetiche con cui l’artista si è fatta notare nel 2022 pubblicando l’ep dal titolo Manifesti e immaginari sensibili. “Futuro splendido”, anticipato dai singoli Techno pastorale, Per non pensare + a te e Sexy solitudini, rappresenta un passo in avanti nel percorso artistico di Miglio che spinge sull’acceleratore e si esprime liberamente seguendo la sua ispirazione creativa.
Se spiegassi questo disco nel dettaglio perderebbe la sua autenticità. Questo è un disco nato dall’urgenza emotiva, che non ha paura, che non si nasconde. Parlo di me ma parlo anche degli altri, delle storie che mi hanno coinvolta, di quelle che mi hanno solo sfiorata lasciandomi un’immagine o un suono da ricordare e di quelle che mi hanno creato una voragine dentro. Lo stesso titolo di questo lavoro è tragicamente provocatorio, di splendido non c’è niente o c’è tutto, dipende dalla prospettiva di chi guarda. Futuro è inteso come attitudine all’esistenza, quella tensione che brucia dentro e non concede mai riposo. La realtà è costantemente in bilico, quello che ci circonda è compromesso tutti i giorni, quindi non so se ci potrà mai essere davvero un futuro splendido. La mia personale voglia di futuro si concretizza in quelle due o tre cose a cui mi appiglio per restare a galla
La produzione del disco è ancora una volta affidata a Marco Bertoni (Confusional Quartet, Dalla, The Bloody Beetroots, Motel Connection e altri), una scelta che conferma il loro sodalizio artistico iniziato due anni fa nello studio di Mercatale e oggi in continua evoluzione. Le immagini e i contenuti visual raccontano un viaggio collettivo tra la città e la provincia, immaginato per raccontare il mondo interiore di Miglio e sono realizzati da Martina Platone tra la campagna emiliana e Bologna. La copertina del brano nasce dall’ispirazione libera di Emanuele D’Amico.
Miglio traccia per traccia
La partenza è particolarmente ritmata: Techno pastorale cita Tenco ma balla su dinamiche sostenute, parlando di un amore che “finisce sempre” e di una notte particolarmente lunga.
Si parla di sogni su ritmi e suoni molto più ovattati con Per non pensare + a te: una casa che diventa una città grandissima perché vuota, mentre le tentazioni notturne di fanno più tenaci.
Rimane sul sintetico anche My future is you, che di inglese ha soltanto il titolo, mentre si appoggia su idee new wave e ricordi spinosi. Paesaggi in disordine parte con battiti scomposti, mentre un brano piuttosto ansiogeno cresce un po’ per volta. Pezzi di cuore e sudori freddi per un altro testo ricco di sofferenza.
Accenni elettronici introducono a Sexy solitudini, singolo dal passo moderato, che parla di dolore e guarigione, ma anche di visioni piuttosto sensuali. Minacciosa fin dal titolo, Pestaggio è graduale e determinata, e parla di baci e di botte.
La malinconia ha il sopravvento, insieme a una certa quantità di rassegnazione, in Sui cassonetti hai scritto, altro punto di vista su un abbandono subìto. Si chiude con la coda strumentale di Industrial.
Un disco molto omogeneo e centrato, sia per quanto riguarda i suoni, sia per testi che vanno dritti al punto. Miglio mette in evidenza ancora una volta qualità di scrittura e di esecuzione, in un progetto sempre più significativo e interessante.