La nuova Mecca dell’indie italiano è la Sardegna: dato di fatto del tutto incontrovertibile sia che si punti alla créme della créme (Iosonouncane su tutti) sia che si dia attenzione e spazio alle decine di band che spuntano di continuo dall’Isola, spesso da Sassari, ma qualche volta anche da Cagliari, come nel caso dei Glu.
Duo di pop/rock elettronico formato da Enrico Marongiu (voce e chitarra) e Francesco De Montis (chitarra), debuttano con il loro primo ep omonimo prodotto da Samuele Dessì (Dorian Grey, L’Armeria dei Briganti). Il duo ha in preparazione un album intero che uscirà entro l’anno.
Glu traccia per traccia
[soundcloud url=”https://api.soundcloud.com/users/194170942″ params=”color=ff5500&auto_play=false&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false” width=”60%” height=”100″ iframe=”true” /]La traccia di apertura del breve ep è Grilli, scelta anche come singolo e video, che mette in rilievo un sound piuttosto ricco da parte della band, che mescola sensazioni rock con elettronica distribuita su tutta la superficie del brano. Seconda traccia è invece Marylou, ballata morbida ma inquieta, che camina sul filo del rasoio dall’inizio alla fine e che lascia spazio a una chitarra stridente che può far pensare a certo songwriting anglosassone.
Oscura e cadenzata, con atteggiamento di filastrocca nera (un po’ Marlene, ma più dark wave) Umidità, che ha un curioso ritornello voce e chitarra, ma da uno pseudo Battisti si passa a un finale rock electro molto denso e con ritmiche quasi dance.
Tre sole canzoni, lo diciamo sempre (ma non è che lo facciamo apposta: è proprio l’Alzheimer) sono poche per dare giudizi, etichettare e attribuire patenti. Ma non per mettere un segnale: i Glu si meritano un segnale che dica “ascoltare con attenzione”. Nel mondo dell’indie non v’è certezza, ma i segnali di un gruppo molto interessante ci sono tutti.