Nati a gennaio 2014, i Lara Groove sono un quintetto che ha radici soul, funk, hip hop, declinate nell’ep d’esordio, omonimo, che comprende cinque tracce. La band si impernia sul dualismo tra la voce di Antonella Miccoli e gli interventi rappati di Stefano Garavaglia.
Lara Groove traccia per traccia
Si parte con Hello World, che su base funk pop innesta qualche scratch vecchio stile e un intervento rap che fa riferimento agli attentati alla redazione di Charlie Hebdo, nonché alla propagazione delle notizie sui social. Nuvole è più morbida, almeno fino a quando non arriva il nuovo inserto rap, decisamente più aggressivo (ma anche un tantino ripetitivo).
Idee molto più funk, soprattutto quelle della sezione ritmica, all’interno di Caos, con una struttura che parte classica ma che poi evolve in qualcosa di più tirato, con un rapporto più organico tra le due voci.
Nonostante tutto si costruisce in modo opposto rispetto ai pezzi precedenti, con il discorso rap che apre e costruisce un muro di nebbia molto fitto, sciolto poi dall’intervento della voce femminile, in grado di rendere tutto molto più morbido. Da notare un considerevole campionamento da un discorso di Sandro Pertini, e un finale in crescendo.
Si chiude con Liberi di, che segue direttrici morbide ma anche piuttosto articolate a livello strumentale, con qualche idea psichedelica e ritmiche dub a condurre il discorso.
I Lara Groove convincono quando riescono a ottenere risultati fluidi e non forzati, cioè quando si intuisce che si lasciano guidare soltanto dalla melodia e dal ritmo. Con la crescita nella scrittura è probabile che qualche difetto di gioventù si risolva da solo.