Il grido di una bambola anestetizzata, legata da fili invisibili che la soffocano senza darle amore. Tra aghi che non fanno più male e una danza catartica nell’Ade, Voodoo racconta la lotta per spezzare ciò che imprigiona, reclamando libertà, identità e il diritto di vivere emozioni autentiche.
Il nuovo singolo di Oba parla di vulnerabilità, di coraggio e di purificazione. Ogni battito e ogni parola invitano a entrare in connessione con le nostre emozioni profonde, invitando l’ascoltatore a liberarsi da tutte le barriere che ci trattengono senza paura. Con il suo ritmo che cattura, il brano diventa un rituale catartico dove ogni movimento è un passo verso la libertà, un invito a liberarsi insieme, a strappare i fili invisibili che ci limitano, senza paura e senza vergogna.
L’atmosfera ancestrale dell’intro si fonde presto con un’elettronica spettrale, alternando momenti di vuoto carichi di tensione a improvvise esplosioni sonore. Ne nasce un pop mistico e arcano su cui la voce, la penna e l’interpretazione di Oba si muovono in modo fluido e naturale, fino a raggiungere il climax emotivo dell’ultimo travolgente ritornello.