Falce e martello tatuata sul cuore e nessuna paura di nessun genere: Pierpaolo Capovilla e i Cattivi Maestri è il nuovo progetto del sempre poco moderato ex leader del Teatro degli Orrori, che pubblica oggi Morte ai poveri, primo singolo.
Insieme a lui una band che comprende Egle Sommacal (Massimo Volume), Fabrizio Baioni (LEDA) e Federico Aggio (Lucertulas). Il singolo esce oggi 8 aprile 2022 nella Giornata Internazionale dei rom, sinti e camminanti: un chiaro omaggio alla figura paradigmatica del nostro tempo, quella del migrante, tanto cara all’autore.
Primo estratto che anticipa l’uscita del nuovo album – prevista per il 27 maggio – il singolo è animato da una rabbia travolgente, ai limiti dell’isteria, che si scaglia contro la posizione ideologica assunta dalla società contemporanea nei confronti dei migranti; un popolo che bussa alle nostre porte ricevendo in cambio solo indifferenza, quando non odio.
È esattamente ciò che viene fatto, che facciamo, alle nostre sorelle e fratelli migranti. Li uccidiamo. Non prima di averli derubati, abbandonati, cacciati indietro in strutture detentive in tutto e del tutto simili a campi di concentramento, disumani sempre e mortali innumerevoli volte. La postura ideologica che una parte maggioritaria del paese ha assunto negli anni nei confronti della tragedia migratoria è quella dell’indifferenza, mentre un’altra parte, non egemone ma significativa, sceglie l’avversione e l’ostilità.
Disumanizziamo e subumanizziamo la disperazione africana che bussa alle nostre porte. Contro questo stato di cose, la canzone italiana deve prendere posizione, nel segno dei valori democratici che sempre devono istruire le nostre coscienze