Si ritorna al lavoro dopo la (breve ma intensa) pausa estiva di #cinqueminuticon… e ci tuffiamo nel Latte di Soia insieme a Postino, che è in realtà un medico, che però scrive canzoni. E le scrive anche bene.
Devo per forza cominciare citando le parole della tua canzone Ambra era nuda: “Alla fine vince sempre chi si spoglia per primo”. Ripenso a tante storie mie, dei miei amici, e hai detto una verità assoluta, lo sai?
Mi ricordo bene che Ambra era nuda l’ho scritta quasi tutta in bagno sul cesso, quindi credo proprio che anche quella frase sia nata lì. Come ho già detto in un’altra intervista, è una frase che volutamente può avere molte interpretazioni diverse e cerca di essere una sintesi estrema di processi mentali che tutti abbiamo vissuto.
Le canzoni non si spiegano, chi le ascolta si deve sentire libero di farle proprie, di sentirle dentro ed emozionarsi. Banalmente, alla fine vince chi condivide emozioni, chi è trasparente e ci crede fino in fondo, chi lascia spazio all’empatia, chi si spoglia di tutte quelle maschere sociali che ci ostentiamo a indossare e, senza difese, si lascia andare.
Abbandonare maschere e difese sembra complicato, ma in realtà quando si riesce a vivere senza paure quello che arriva di ritorno dalla vita è in grado di stupire.
E a proposito di profezie, lo avresti mai detto che un disco nato per caso, mentre eri solo impegnato a laurearti in medicina, avrebbe raggiunto così tanto successo in pochissimo tempo?
Perché ho già fatto successo?
Per ora è tutto abbastanza spiazzante e non mi sono ancora fermato ad analizzare bene la situazione, probabilmente quando lo farò ci scriverò una canzone.
Le canzoni di Latte di soia funzionano anche immaginate con un arrangiamento meno attuale, ma sicuramente la scelta di immergerti nel mood it-pop sarà garanzia di successo. Ci sono artisti a cui ti sei ispirato?
Per quanto riguarda solo la scrittura dei testi sicuramente gli input principali provengono dalla scena cantautoriale italiana, da Dalla, Battiato, De Gregori, Battisti a Niccolò Fabi, Brunori, Dente. Per le sonorità mi piace molto Alberto Camerini con la sua elettronica anni Ottanta.
La copertina dell’album mi ha inevitabilmente fatto pensare al quadro “Assenzio” di Degas. Poi ho riflettuto che il paragonare il latte di soia alla fatina verde sia quantomeno delirante. O forse no? Siamo tutti figli del nostro tempo…
Questa copertina l’ha ideata e realizzata Cosimo Fanciullacci, un mio amico fotografo che vive a Parigi. L’idea era quella di rappresentare una ragazza al ritorno da una serata dove l’alcol ha fatto la sua parte, che si interroga sul valore intrinseco dell’esistenza umana. La copertina non è nata in analogia con il quadro di Degas ma dobbiamo riconoscere i numerosi punti di contatto sia nella forma che nei contenuti a tal punto da sembrare quasi un omaggio all’opera.
E’ inevitabile chiederti qualcosa su Anna ha vent’anni: anche tu sei cresciuto con la speranza di cambiare una triste realtà?
È successo a tutti di dover fare i conti con una realtà fatta di attese, aspettative, tentativi di evasione. Quando si parla di possibili aspettative che provengono dall’esterno credo che si debbano distinguere quelle genitoriali da quelle del contesto sociale. Ritengo che le prime siano fisiologiche mentre le seconde sembrano quasi effetti collaterali di una società patologica.
Ma ogni sforzo di rispondere a queste attese passivamente assunte risulta fallimentare dal momento che non riflette il proprio io e le proprie aspirazioni. “Il mondo è così com’è e prima o poi cambierà anche te” e non può non essere così a tal punto che tutto si riduce a un deludente tentativo di fuga da noi stessi che siamo solo un prodotto di ciò che ci circonda.
Cambiamenti per disattendere alcune aspettative e tuffarsi a capofitto in altre senza nemmeno rendersene conto. Nel tentativo di non perdere pezzi di sé stessi, riflessioni e pensieri si susseguono.
Ti tocca la playlist: qualche canzone estiva, o anche no, da regalarci?
Balliamo – Fred Bongusto
Me cago en el amor – Tonino Carotone
Tanz bambolina – Alberto Camerini
La vita pensata – Brunori Sas