Bebawinigi è il progetto di Virginia Quaranta: cantante, compositrice, polistrumentista e attrice, con questo disco inizia un percorso che vuole essere sperimentazione di suoni e una miscela di generi in continua evoluzione. Nell’album, composto di sei tracce, si incontrano atmosfere musicali molto differenti, accomunate da una certa qualità interpretativa.
Bebawinigi traccia per traccia
Si parte da sonorità sinistre, ora ovattate ora arruginite e cigolanti, in un pezzo in crescita che arriva a un parossismo finale di notevole impatto, Did you get… Benché i cigolii non svaniscano, il discorso si fa leggermente più ironico all’interno di Cugino Itt, cantata (senza testo) con voce infantile su atmosfere jazzate, con forte inclinazione verso il virtuosismo vocale.
Si passa poi ai venti e agli archi di Fabula, una favola oscura cantata con notevole ricchezza di sentimento. Dogs & Sharks si muove su un accompagnamento monotono, offrendo alla voce le possibilità di muoversi su direttrici che portano a un jazz-soul dai caratteri quasi ancestrali.
Maramori sussurra, incontra qualche crepa, si insinua nell’oscurità, con la passione degli archi (dissonanti) ma anche di cori quasi parodistici. Si torna a voci infantili con Telomelo, accompagnata dalla chitarra e da risatine in sottofondo.
Se si tolgono le tendenze a esagerare con la teatralità e con qualche barocchismo di troppo, l’esordio di Bebawinigi mette in luce un ottimo talento, doti di creatività non comuni e anche una cura per il sound ora vintage ora contemporaneo, mescolati senza sforzo, di tutto rilievo.