Ed eccoci con il concept ep: i romagnoli Kayseren raccontano una storia divisa in tre canzoni con il loro ep d’esordio Il Gioco di Regina, basato su “Alice nel paese delle meraviglie” ma adattato a contesti non proprio fiabeschi, e a suoni che si portano nei territori dell’alternative e dello stoner.
La band è composta da Alessandro Leonardi (batteria), Alex Romagna (basso) e Filippo Filippini (chitarra, voce).
Kayseren traccia per traccia
Ok, magari inserire il mondo delle fiabe, e di “Alice nel paese delle meraviglie” in particolare, in musica non è un’idea originalissima. Ma è questo lo spunto da cui parte Nella tana del Bianconiglio, che apre l’ep dei Kayseren, fornendo la dimensione di un rock piuttosto sporco e aggressivo, con un finale ricco di echi.
[soundcloud url=”https://api.soundcloud.com/playlists/151822078″ params=”color=ff5500&auto_play=false&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false” width=”100%” height=”80″ iframe=”true” /]Donne minacciose e sonorità inquiete sono alla base de Il Gioco di Regina, che subisce le influenze di grunge, stoner e garage appesantendo l’aria e il ritmo. Si chiude con L’ora del tè, ancora con ritmi pesanti e chitarre molto presenti e protagoniste. Ma la canzone ha, per così dire, due vite distinte (o comunque si chiami la ghost track ai tempi di Soundcloud), con la seconda parte un po’ più morbida ma non del tutto placata.
Sono buone potenza e capacità di suonare dei ragazzi (se vogliamo trovare una critica, bisognerebbe lavorare un po’ sulla pronuncia molto romagnola del cantante, ma sono inezie). La coerenza di fondo già trovata con i testi dell’ep suggerisce che le ambizioni dei Kayseren sono piuttosto vaste, e corroborate da buone dosi di energia e di tecnica.
