L’autopresentazione recitava così: “Sei sanremesi che suonano screamo ma anche post-rock e questo ci ha sempre creato un po’ di problemi di identità, ma a parte questo, da poco è uscito il nostro primo ep completamente autoprodotto Al fine di mostrare di non sapere cosa alcuna! Ci piacerebbe un casino ricevere una recensione, sapere quindi cosa pensate di noi togliendoci magari così, qualche problema esistenziale​​”.

La risposta che abbiamo inviato agli Ennui sottolineava il fatto che una recensione su TraKs, di solito, più che risolvere problemi esistenziali li amplifica; più che semplificare i dubbi, li aumenta a dismisura. Eppure, conscio del proprio fato, il sestetto ligure ha preferito insistere e ha richiesto ugualmente la recensione del proprio esordio. Perciò, eccoci qua, ma non dite che non vi avevo avvertito.

Ennui traccia per traccia

La prima traccia, che apre su atmosfere epiche, è Flash Diving, ricca di chitarre e suoni voluminosi. Lo strumentale mantiene la stessa atmosfera di tempesta incombente senza mai esplodere del tutto.

Giacomo invece si presenta esplosiva fin da subito, con il cantato che assume le forme di un howl non troppo estremo. Il brano è una power ballad, con molta potenza ma anche qualche attenzione per le caratteristiche della melodia.

Accessi di disperazione crescente all’interno di Alba posticcia, in cui la voce, incerta sulle prime, solidifica le proprie angosce con l’andare degli urli. Si parte di elettronica con Martedì, che chiude l’ep con una lunga prolusione strumentale, che fa da preludio al ritorno della voce in una fase particolarmente tempestosa del brano. Si entra nella vaste aule del metal per il finale, in quella che è a tutti gli effetti una suite più figlia del rock 70s che del punk (di cui lo screamo in teoria sarebbe figlio).

L’ep (esteso) degli Ennui lascia complessivamente buone impressioni, nonostante qualche sbavatura qui e là. I brani si prolungano senza annoiare (ci si perdoni l’involontario gioco di parole). Il senso di spleen che accompagna parte del lavoro aggiunge un tocco di fascino decadente in più che di solito non appartiene al genere di riferimento.

Se ti piacciono gli Ennui assaggia anche: 124C41+, “EP”