La data è il 6 ottobre, il disco che sarà pubblicato si chiama White Fever, la ragazza è Erica Romeo, cantautrice di origini biellesi. Su basi folk e cantautorali, Erica prova, con i 7 brani dell’ep, a costruire un suono molto più allacciato alla realtà del 2015.
Registrato presso il Bluescore Studio di Milano, prodotto e mixato da Federico Altamura, l’ep, e soprattutto la traccia omonima, parla del virus “uomo bianco” e della sua sistematicità nel distruggere le culture, in questo caso quella dei Pellerossa.
Questo non è il primo ep di Erica: con il progetto rock Erica Leaves ha pubblicato un ep omonimo, mentre risale al 2014 Little Corner, inclusa in questo ep. Sarà la colonna sonora dello spot web di Ibanez Guitar e da lì nasce questo nuovo progetto solista.
Erica Romeo traccia per traccia
Si apre con due minuti e venti di strumentale intitolato Intro (e come chiamarlo altrimenti): niente di scalmanato, solo qualche nuvola lontana che si muove sopra l’orizzonte.
Si resta in atmosfere rarefatte create dai sintetizzatori con White Fever, la title track, anche se la voce forte di Erica Romeo tiene piuttosto ancorati a terra. C’è qualcosa che fa pensare alle songwriter degli anni Novanta nello stile di Erica, ma ci sono anche idee nuove, che persegue con coerenza. Ed ecco poi Secret, morbida e moderna, che quando sembra seguire una linea melodica chiara e semplice, inizia a scappare da tutte le parti, con cori e altri effetti.
Graduated Shadings ha le caratteristiche di un pop dagli orizzonti piuttosto vasti, sia per sonorità, sia per cantato, sia per struttura. Ci sono dissonanze iniziali e corde che stridono in Bonnie & Clyde, prima che la voce di Erica Romeo arrivi a suggerire sentimenti piuttosto contenuti ma non per questo deboli. Il pezzo comunque rimane molto dolce e tranquillo, senza sparatorie di sorta.
La già citata Little Corner ha un andamento acustico ma vivace, riportando a galla tutte le intimità che il disco aveva risvegliato. A chiudere la Secret reprise, la ripresa del terzo brano, in una breve coda da 40 secondi.
Ottimo lo stile e la forza nelle canzoni di Erica Romeo, che seppur non mettendo in campo un’originalità sconvolgente, riesce ad affrescare le stanze dell’album con colori intensi.