Cristiano Furnari è un cantautore romano, classe 1990, già cantante e chitarrista dei Radiodrama, solista dal 2014. Nel 2015 inizia la registrazione dell’album d’esordio, Abusivi Sognatori, presso il Play Rec Studio di Roma con la produzione artistica di Giampaolo Rosselli e gli arrangiamenti di Dario Vero. Caratterizzati da testi introspettivi, i nove brani pescano da svariate sfumature sonore del rock e della canzone d’autore, alternando umori e ritmi.
Furnari traccia per traccia
Si parte con Sopravvissuti, canzone d’autore in modalità medio-rock, che sfrutta immagini a volte un po’ arzigogolate (che cosa sarebbero esattamente le “altalene nel traffico controcorrente”?) ma spesso efficaci.
Drumming robusto quello di Lettere da Saturno, ma per un pezzo che comunque mantiene un certo tasso di serenità. Con Chimere le sonorità si arricchiscono e lasciano la linearità dei primi due pezzi per accogliere qualche sensazione in più, per lo più proveniente dal synth ma non solo.
E’ invece per lo più la chitarra acustica a fare da sfondo alla voce in Siamo meteore, ballata melodica e malinconica, che porta in evidenza anche suoni di archi nella parte finale. Altre età invece parte con caratteristiche più orchestrali, finendo però in vicoli più intimi.
Marta e le stelle di Ikea ha caratteristiche piuttosto pop, mentre ci si immerge in atmosfere da ballad sia con Non raccontano di noi, sia con Pellicole. Il disco si chiude con I segreti di settembre, che conferma le qualità vocali di Furnari.
Tolto qualche eccesso melodico, l’esordio di Furnari ha caratteristiche interessanti, soprattutto dal punto di vista del largo spettro di sonorità utilizzate, e di sensibilità impiegata nello scrivere i testi.
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