[bandcamp album=575524167 bgcol=FFFFFF linkcol=4285BB size=venti]Gli Insetti Nell’Ambra sono un duo beat-garage con sede a Parigi. Due chitarristi che s’incontrano, mischiano chitarre e rumori, parole e beat elettronici per dare vita a Controllo, disco di canzoni per lo più pop con riferimenti alla canzone d’autore.
Gli Insetti nell’Ambra traccia per traccia
Il disco si apre con i ritmi di Controllo (dialogo tra sordi), che raffigura dall’interno una polemica tra chitarristi, con sonorità che possono ricordare i primi Cure. Glauber Rocha fa qualche riferimento, per lo più surreale, ai Cangaçeiro e ai ribelli del Sertão, già protagonisti di canzoni dei Litfiba molto antiche (e viene il dubbio che il brano sottintenda polemiche verso Pelù, anche se non troppo esplicite). Più tranquilla e intima Chiara dice, voce, chitarra e drum machine.
Un forte battito iniziale condiziona fortemente Axolotl, avvolta in atmosfere piuttosto oscure benché asciutte e minimaliste, anche se con coda chitarristica piuttosto acida. Ritmi e atmosfere new wave caratterizzano Idea balorda, che racconta una giornata al mare dalle caratteristiche piuttosto singolari.
Il discorso beat si fa molto più vivo con Preghiera, che affronta temi religiosi da una prospettiva laterale. Si parte da Dante con S., accompagnata da cori e da chitarre acide. I posteri si disegna su una carta sonora simile, con un beat insistente, qualche svisata di chitarra e un atteggiamento, diciamo così, snob pop.
Un po’ più cupa Su nel ciel, che di nuovo richiama alla mente i primi anni della new/dark wave. Si parte per lidi diversi con Wittgenstein, cantata in inglese e permeata di sonorità minacciose. Inglese anche per Welcome to the year two thousand, coda finale psichedelica di un disco che può regalare qualche sorpresa.
Due le tendenze, opposte, che caratterizzano l’album degli Insetti nell’Ambra: da una parte una certa sciccheria ostentata (sarà l’erre moscia, sarà Parigi) tra citazioni dantesche e prese di distanze di vario genere; dall’altra il corpo del disco, tutto fatto in casa e tutto post punk, perfino ruspante in qualche occasione. Il risultato è una tensione fra gli opposti che produce un disco gradevole e di buona ispirazione.