Uscirà il 13 novembre per Irma Records Electrodream, il primo disco di Maddalena. Grande amante del cantautorato femminile internazionale, Maddalena lega però il proprio debutto anche ad altre passioni musicali, come quella per l’elettronica e il kraut rock.
Maddalena scrive le sue canzoni con la chitarra acustica e insieme al producer Andrea Muccioli (Stop Records-Stop Studio). Sulla basi sonore della chitarra acustica si sovrappongono con l’aiuto di Andrea suoni, synth, ritmiche.
Maddalena traccia per traccia
La traccia d’apertura, Beautiful, comincia a delineare idee molto morbide e ad appoggiarsi su sonorità eteree e a spolverarle su un paesaggio soft ma dotato di un certo nerbo. Candies ribadisce concetti zuccherosi nel titolo, ma al contrario dimostra una personalità determinata, abbinata a concetti pop e a ritmi simil-dance.
Deeoboys, titolo di curiosa pronuncia e con obiettivi piuttosto chiari, si muove ambigua su tonalità ovattate, ma con qualche afflato verso l’alto. Si torna a discorsi palesemente inquieti con Your Heroes, che ha un ritmo sincopato e un uso della voce adatto a far emergere il senso di minaccia.
Molto stabile la curva ritmica e armonica di Sickness, mentre Knock apre quasi massimalista con suoni di synth e un ritmo compassato, cercando di sviluppare la canzone per volumi più che con la sottigliezza.
Arriva presto l’addio di Farewell, morbidissima e non troppo ottimista, con la tastiera in una certa evidenza. La canzone di chiusura è invece Vanity, un po’ più acida e figlia di umori trip hop non privi di qualche idea vintage.
Un progetto coerente e coeso, con una buona uniformità sonora e qualche idea pop che potrebbe avere ulteriori sviluppi. Dal punto di vista della qualità complessiva Maddalena tiene l’asticella sempre piuttosto in alto, firmando un debutto degno di attenzione.