Si intitola Cristalli Sognanti, in omaggio al capolavoro dello scrittore Theodore Sturgeon, il nuovo e terzo album da solista di Sabrina Napoleone, in uscita per Lilith Label, accompagnato dal singolo e dal video del brano Gardur.
Sabrina Napoleone ha incominciato giovanissima, al liceo, come autrice, e poco dopo ha fondato lei stessa una band, gli Aut-Aut, con cui ha inciso e prodotto l’ep Aria di vetro (1995) e l’album Anacronismi (1998). Dopo una laurea in Filosofia e un percorso umano e artistico in cui alla musica e alla scrittura si è affiancata la passione per il teatro e l’attività come operatrice culturale, nel 2014 pubblica con Orange Home Records La Parte Migliore, il suo primo album solista, con la produzione artistica di Giulio Gaietto.
Il disco è in lizza nelle Targhe Tenco 2014 nella sezione Migliore Opera d’Esordio e viene presentato in un tour che vede la cantautrice condividere i palchi di tutt’Italia con Lene Lovich, icona dell’art-rock Anni Ottanta. Nel 2017, esce, ancora per Orange Home Records, Modir Min, con la produzione artistica di Giulio Gaietto e la collaborazione di Raffaele Abbate. Il 14 dicembre 2021 con le etichette Lilith Label e La Stanza Nascosta pubblica il nuovo singolo La Visione dell’Occhio di Dio, scritto e composto da Sabrina con la collaborazione di Salvatore Papotto.
Sabrina Napoleone traccia per traccia
Il disco si apre sulle note, sognanti ovviamente, di Gardur, sorta di filastrocca girata a loop. Molto più incisive le note di Critone, titolo che mi evoca disastri universitari e che si permette di parafrasare Battiato, in un pezzo oscuro, ricco di vibrazioni e quasi ronzante.
Stupidi disperati ospita un duetto con Cristina Nico, altra cantautrice genovese che condivide da anni molte avventure con la Napoleone, e si allinea su ulteriori sogni, in grado però di attraversare diverse fasi sonori, senza perdere il filo del racconto.
Storie di pugnali e suoni appuntiti in Come 7/4, quasi jazz per certe attitudini. Partenza acustica, ma percussioni disallineate per Palazzo, che anche grazie agli archi scava in profondità, cercando di ritrovarsi e di non perdersi nelle paure.
Con il Berlin-Babylon Project, ecco La visione dell’occhio di Dio, recitato biblico vorticoso su movimenti percussivi e melodici assortiti. Passaggi quasi drone music in Malattia invettiva, nuovamente oscura e sotterranea, a evocare i fantasmi della pandemia.
Visioni da incubo si concretizzano in Chimera, lenta nel proprio incedere e rumorosa. Ultima coda allungata, ecco Mevidda, che supera gli otto minuti con una serie di sonorizzazioni e field recordings assortite in modo particolarmente cinetico.
Disco come sempre interessante per Sabrina Napoleone, che offre spaccati nuovi su una sensibilità ben nota. La capacità di narrare e sperimentare insieme si sta raffinando nel corso del tempo e nel lavoro della cantautrice, sempre più abile e completa.
Genere musicale: cantautrice
Se ti piace Sabrina Napoleone ascolta anche: Cristina Nico
Pagina Instagram Sabrina Napoleone