Musa Factory (Edizioni Emmekappa) presenta Olio Essenziale, album d’esordio della giovane artista italo-libanese Sbazzee disponibile su tutte le piattaforme digitali, distribuito da Believe e realizzato con il contributo di Nuovo Imaie.
Le dieci tracce dell’album nascono per estrazione, partendo da una materia prima essenziale: l’identità dell’artista, il suo vissuto e il suo sentire. Il fil-rouge di Olio Essenziale è un viaggio nelle innumerevoli sfaccettature musicali e nelle profondità della coscienza di Sbazzee, ricca di sfumature, che vanno dalla consapevolezza del sé e del mondo circostante, all’insieme di valori morali e giudizi etici.
La lavanda è il colore identitario dell’album e fa riferimento all’olio essenziale di lavanda che è tra le essenze più comuni con proprietà sedative, ansiolitiche e antidepressive
Sbazzee traccia per traccia
Dopo le armonie polifoniche introduttive di solamente, ecco una molto malinconica e romantica Amore Amore Amore, impostata su voce e chitarra e poi ampliata a livello sonoro, senza allontanarsi dai modi del pop.
Problemi di identità e grumi di depressione quelli esplorati nella fluida ma triste mi dimentico del sole, che rotola su se stessa alla ricerca di risposte.
C’è poi mai stata tua mai, che è invece al contrario un’affermazione netta, ma comunque dolorosa. I suoni si sfarinano e si sfumano, la voce è spesso appena accennata, sapori orientali e tamburi si avvertono e corroborano le sensazioni.
Volontà reciproche, forse non del tutto lineari, in fiori vivi, che parla di errori da ripercorrere, sempre con delicatezza. Sensazioni r&b molto flessibili quelle che si incontrano in Schiàntati, un imperativo soft che si affida alla linea del basso.
Arriva il deserto e arrivano le sue voci in Sola, aperta da un’introduzione a cappella, poi riempita da sensazioni blues e soul. Il vento soffia forte contro, tanto da spingere verso l’invisibilità.
Ecco poi caro tempo perso, che si veste di abiti un po’ più urban, a prendere in considerazione una situazione fallimentare ma ancora decisamente dolorosa.
Al contrario è morbida e vagamente ironica l’atmosfera che si respira in ma come sto facendo? Ma la chiusura del disco torna a essere malinconica: sottofondo è un lamento orchestrato in modo prima moderato, poi in crescita e alzando la voce.
Che bella questa generazione di cantanti italo-qualcosa che mettono insieme elementi diversi per ampliare gli orizzonti e regalare un po’ di creatività, sempre con molto rispetto della canzone “all’italiana” ma senza restare per forza all’interno di limiti e steccati. Sbazzee pubblica un ottimo disco, veloce nei tempi, contemporaneo nei suoni, con molte idee e atmosfere diverse.
Genere musicale: pop
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