The Crossroads sono un gruppo blues rock con base a Lonigo di Vicenza. E’ appena uscito il nuovo ep della band, con sei tracce inedite in cui si miscelano gli stili dei grandi artisti che hanno influenzato il gruppo.

Ci raccontate come nasce la band?

La band nasce verso la fine del 2010 da un’idea di Marco, chitarrista e voce del gruppo, da sempre innamorato di Eric Clapton e Stevie Ray Vaughan, ha voluto così formare una band per suonare le canzoni che più gli piacevano. Ha quindi trovato in Pietro, tastierista, e Matteo, bassista, i musicisti ideali per formare il progetto. Alle percussioni ci sono stati alcuni cambiamenti e dal 2015 Stefano ha preso stabilmente posto alla batteria. 

Avete appena pubblicato un lavoro da sei tracce. È il condensato di un periodo lungo oppure la fotografia di un momento recente?

Il nostro ep è il frutto di un lungo lavoro, trovare il giusto equilibrio tra le diverse sonorità e il nostro stile è stata la base per mandare un messaggio: volevamo raccontare un blues diverso, moderno e personale senza aver paura di dimostrare chi siamo.

Come nasce “Bourbon & Scotch”?

“Bourbon & Scotch” è una canzone particolare. Per ognuno di noi ha un significato diverso. Un giorno abbiamo deciso di suonare, anzi, improvvisare qualche riff. Chi pensava a una vecchia fiamma chi al concerto sentito la sera prima o chi non stava pensando affatto e si limitava a strimpellare. Alla fine ci siamo ritrovati con un sound ammaliante che ci ha portati a scrivere qualche riga di testo trascinati dal momento. Come se nulla fosse “Bourbon & Scotch” era nata dal caso e da un momento.

Quali sono i vostri punti di riferimento musicali?

Da quando abbiamo iniziato come cover band, guardavamo con attenzione le sonorità di Eric Clapton con il suo british blues melodico e Stevie Ray Vaughan che invece proponeva un blues texano molto ritmato. Con il passere del tempo ci siamo anche avvicinati a John Mayer e Mark Knopfler con il loro blues moderno.

Che tipo di progetti avete da qui in avanti?

Vogliamo che questo album sia un punto di partenza per noi, un biglietto da visita per dimostrare le nostre capacità e il nostro amore per la musica. Il futuro è qualcosa di imprevedibile, ma quest’esperienza in studio ci ha cambiati completamente. Abbiamo imparato così tanto che non vediamo l’ora di tornare a suonare, improvvisare e scrivere nuove storie. Organizzeremo, non appena possibile, un release party per poi proseguire con una mini tournée nei locali del nord Italia, vi aspettiamo ovviamente. 

The Crossroads traccia per traccia

La prima traccia dell’album è Bad Bad Woman, un bluesettone notturno e ammiccante che dà modo alla band di esprimere fin da subito le proprie propensioni.

Si procede poi con London Blues, un po’ più notturna ma senza eccedere sul lato cupo.

Con Lullaby si sconfina sul lato strumentale, mettendo in evidenza influenze psichedeliche e piuttosto vintage che si affollano sulla testa della band.

Rallenta e si fa più scura l’atmosfera di Bourbon & Scotch, ballatona con molto spazio per la chitarra.

Più giocosa e allegra l’atmosfera che si legge all’interno di Escape From West. L’album si chiude con un’acida Time, resa anche più appuntita dalle tastiere.

The Crossroads hanno riferimenti precisi nel corso della storia della musica e da questa materia hanno tratto linfa per un disco interessante e ricco di ottimi spunti.

Genere: blues rock

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