Le spiagge e i tramonti estivi sono veri “richiami per esseri umani”, e lo sa bene Vasco Brondi che, nella cornice magnifica della Baia delle Favole ha regalato poesia e magia al pubblico di Sestri Levante. La poesia della domenica sera, quella un po’ malinconica forse, che accompagnata dallo scintillio del mare e dalle luci del golfo alle spalle del palco riesce ad avere quasi consistenza e colore. Una band tirata su appositamente per questa serie di live estivi, Va dove ti esplode il cuore, di cui l’appuntamento all’Andersen Festival è stata tappa imprescindibile.
Non solo musica in questo tour, ma anche letture e chiacchiere, tutte cadenzate dall’accento della provincia ferrarese che da sempre caratterizza Vasco e che riesce a dare un ulteriore superpotere alla sua vulnerabilità. Tra un brano e l’altro, tra un sogno e l’altro, tra un visione e l’altra si mescolano i tempi e i destini: alcuni pezzi hanno ormai compiuto una quindicina di primavere, altri sono nuovi di zecca, tutti si accavallano sul confine del misticismo e del mondano, così come d’altronde è lo stesso autore.
Il sole continua a calare dietro la montagna, le luci sul palco rimangono l’unico punto di riferimento per un pubblico attento e composto, che ascolta susseguirsi tracce come C’eravamo abbastanza amati, Mistica, Nel profondo Veneto, Le ragazze stanno bene e Cara Catastrofe, che ancora una volta permettono di realizzare quanto potenziale ci sia in questo giovane artista che sembra voler trovare con la gentilezza prepotente di una goccia d’acqua il suo posto nel mondo. Immancabile Summer on a solitary beach, la cover di Franco Battiato che celebra il mare che silenziosamente ospita la serata, arrivando fino a Chakra e al gran finale con Ci abbracciamo. Movimenti confusi, armoniosi e perfetti per raccontare una provincia che scorre dentro le vene, che a volte prova a spezzarle, che ogni tanto ci riesce.




