Baustelle @ Balena Festival

Gli abiti sartoriali dal tocco vintage rispecchiano l’approccio creativo di Francesco Bianconi: cura, ricerca, buon gusto e stile da vendere. Lo sapevamo già, ma anche quest’anno i Baustelle sono tornati a Genova, al Balena Festival, per ricordarcelo. Insieme a Rachele Bastreghi e Claudio Brasini, l’artista ha portato in scena El Galactico Tour, lo spettacolo che mescola presente e passato con una scaletta che non lascia insoddisfatto né il pubblico della prima ora, né chi si è avvicinato recentemente alla loro musica. 

L’eleganza della giacca verde con cui il frontman è salito sul palco è durata il tempo di un paio di brani: “Potrebbe finire a torso nudo stasera” è stato il commento, legato al gran caldo che in questi giorni sovrasta Genova e i suoi abitanti, ma l’eleganza ha avuto la meglio. Nessuno ha ceduto al rinunciare agli abiti, suonando con passione fino all’ultimo. Un passione ricambiata dal pubblico, alimentata dalla capacità sempre straordinaria di muovere corpi, anime e pensieri.

Si balla forte, si canta forte, e tra un brano e l’altro non manca qualche aneddoto legato alla creazione dei brani: su tutte Sergio, uno dei personaggi di paese che raccontava storie ai ragazzini della zona che mangiavano il gelato seduti su una panchina (“era un po’ il nostro Instagram stare lì a guardare le persone”) a Le vacanze dell’ottantatre che “ha un sacco di Genova dentro” perché il produttore del primo album dei Baustelle, Amerigo Verardi, era residente ad Arenzano ai tempi dell’incisione. “Ho rischiato la vita almeno cinque volte nei vicoli” ha commentato Bianconi, tornando con la mente a venticinque anni fa abbondanti, quando Sussidiario illustrato della giovinezza ha visto la luce. 

Dopo una carrellata di nuovi brani, da L’arte di lasciar andare a Spogliati, da Pesaro a Giulia come stai e Lanzarote, non sono mancati piacevoli tuffi nel passato recente, tra cui Nabucodonosor, uscita nel 2024 insieme a I Cani di Contessa e Contro il mondo. Dove si canta forte, però, è quando ci si avventura nei grandi classici del repertorio baustelliano: Gomma, Le rane (sì, ci pensiamo sempre), La guerra è finita, Charlie fa surf. Canzoni che ormai contano qualche primavera, ma che restano sempre attuali. Come un capo dal taglio sartoriale. 

Insieme a Bianconi, Bastreghi e Brasini, sul palco si sono esibiti Alberto Bazzoli (organo, sintetizzatori, pianoforte), Lorenzo Fornabaio (chitarre, cori), Julie Ant (batteria, percussioni, cori) e Milo Scaglioni (basso, cori). 

La terza serata di Balena Festival ha visto protagonista anche il live set del multistrumentista e produttore Calvino, intimo e ricercato, dal sapore rock sperimentale. Senza dire una parola, ma solo suonando insieme alla sua band, ha saputo creare il giusto clima per accogliere gli headliner della serata. 

In apertura anche l’Agenda dei Buoni Propositi, il progetto artistico di Tiziano Parente, giovane musicista pugliese. Prima Danza, il suo primo album, mescola elementi di cantautorato contemporaneo con influenze sperimentali e atmosfere intime.

Foto: Daniele Modaffari

La scaletta de El Galactico Tour dei Baustelle 2025

Pesaro
L’arte di lasciar andare
Giulia come stai
Gli spietati
Canzone verde, amore tossico
Filosofia di Moana
Nabucodonosor
Sergio
Spogliami
Lanzarote
Il liberismo ha i giorni contati
Una storia
L’indaco
Le rane / Contro il mondo
Le vacanze dell’ottantatre
Nessuno
La canzone del riformatorio
Gomma
Andarsene Così
La guerra è finita
Charlie fa surf

Pagina Instagram Baustelle
Pagina Instagram Calvino
Pagina Instagram Balena Festival

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