del Signor Uffa
Segue una playlist per tutti quelli che, malgrado tutto sono tornati in ufficio, per quelli che hanno già perso l’abbronzatura e per chi le ferie non se l’è manco godute, per chi ha perso l’amore quest’estate, vero o immaginario che sia, per chi al mare non ci va perchè si vergogna e si sente solo, per chi invece ha preferito le vacanze in Norvegia per poi pentirsene. Seguono 10 brani per tutti quelli che avranno davvero nostalgia di quest’estate che giunge al termine.
Osvaldo – Tramonti Sul Mare
Uscito in realtà ad aprile, questo singolo si adatta perfettamente alle atmosfere di fine estate, per chi ha vissuto una storia estiva che credeva sarebbe durata per sempre e che invece ha visto sfumare, in quei magoni di malinconia estrema che vanno via facilmente, con il grigiume cittadino e il ritorno alla routine. Osvaldo è un cantautore pugliese, valido perchè intenso e sincero, e in questo singolo, intrinsecamente autobiografico, c’è tutta la voglia che abbiamo a settembre di ricominciare.
Giorgio Poi – Non Mi Piace Viaggiare
E può essere che siate come Giorgio Poi, che invece di vedere nella fine dell’estate un momento di malinconia estrema (perché è qualcosa di inteso che sta per finire, perché è qualcosa di irrepetibile, perché ci mancheranno gli amori estivi, la frutta tropicale e i tramonti sul mare di Osvaldo), siete invece tra quelli che odiano gli spazi stretti in aereo, la routine che si spezza, le persone, i ritmi degli altri e ritrovarsi in paesi che non saranno mai accoglienti come la propria stanza. Un mood anti estivo perfetto per questo settembre.
DiMeglio – Palinuro
Non si capisce chi sia bene DiMeglio, ma la cosa certa è che dentro il suo ultimo singolo dal titolo Palinuro c’è la violenza alcolica degli ultimi gin tonic estivi, delle ultime pazze serate da single, l’eccesso del volersi lasciare andare a tutti i costi prima di tornare indietro, alla vita di tutti i giorni. Una bella voce che difficilmente scorderete, quell’attitudine da indie-rockers di chi è cresciuto a pane e Arctic Monkeys dentro la rigida e trascinante struttura di una canzone irresistibilmente pop.
Novamerica – Una Canzone Per L’Estate
E in un periodo in cui si tirano le somme dei grandi tormentoni estivi ecco che dal Veneto arriva anche Novamerica, in straordinario ritardo, ad urlarci che hey, una canzone per l’estate finalmente l’ho scritta anche io. Fuori per Rokovoko Records con un singolo autoironico al punto giusto, sfacciato, irriverente, violento, sincero e viscerale come quel primo Vasco Rossi che pensavamo di aver perduto per sempre, un nuovo nome da tenere d’occhio per il 2020.
Alessandro Grazian – Estate
Pochi possono immaginare quanto sia sottovalutato Alessandro Grazian. Cantautore padovano ma di stanza a Milano che in questo brano ci parla di stanze vuote, i suoni di chi sta festeggiando in lontananza. Alessandro Grazian, enigmatico e criptico come sempre, descrive un’estate di mani addormentate, quelle di amanti nascoste e poi dimenticate in inverno, di marinai a cui supplichiamo di portarci via (e quante volte ci è capitato di rincorrere un incontro estivo destinato a svanire). Un brano intenso, buono, che ti entra dentro come il primo freddo di ottobre.
Crisaore – Sogno
L’ultimo dei Crisaore è un brano che narra quanto sia in fondo facile lasciarsi andare all’andamento onirico di una relazione estiva, forse più facile da costruire, ma decisamente più difficile da dimenticare. Quello dei Crisaore è un pop raffinato, genuino, da una delle scene più nascoste, quella ligure, di tutta la scena indie contemporanea. Questo brano è un po’ come l’ultima passeggiata sulla spiaggia prima di prendere il treno per tornare a casa, dove non ci saranno strani individui a farci perdere la testa. Assolutamente consigliato a tutti gli ultimi romantici estivi rimasti in circolazione.
cmqmartina – Lasciami Andare!
Un amore sfumato, che non riesce a ricomporsi con la routine lavorativa di settembre. O almeno così la vediamo noi. Uno di questi amori intensissimi, in cui ci si incontra in piena notte e che ora non si riesce più a ritrovare, perchè le chiamate notturne si perdono e ci si ritrova a rispondere ai messaggi solo alle sette della mattina dopo. Da tenere d’occhio questa ragazza incredibile.
Humanoira – Tutto Ok… Ma ti devo parlare!!
Quello degli Humanoira è un cantautorato pop con venature ironiche, come la fine di una storia estiva, di quelle intensissime che per un attimo sembra che durerà per sempre, per poi sparire in una doppia spunta blu. Da Livorno con un nuovo singolo, che sembra parlare un po’ anche di questo, e un nuovo ep in uscita a ottobre. Da non perdere se anche voi non vi rassegnate mai, se vi svegliate la mattina con i segni di un amore che è fuori dalla porte, se soffrite tanto ma siete altrettanto felici.
Ernia – Domani
Ernia descrive, o così ci piace pensare, la noia che ci aspetta di ritorno in ufficio, quando si smette di vivere il presente ed è tutto un domani qua e un domani là. E ci si ricorda quando ci camminava sui sassi, quando si stava bene, ma non necessariamente meglio. Ernia è uno dei cantautori più fini e intensi di una generazione che sembra stare facendo troppe distinzioni tra rap e tutto il resto.
MIVERGOGNO – Esami
La fine degli esami, le cene con gli amici, le sbronze mega galattiche, l’amico pazzo che comincia a cantare cose a caso, la canna che comincia a passare di mano e in mano e quella musica lì, magari improvvisata al classico falò sulla spiaggia di fine estate. Questo è MIVERGOGNO, nuova firma per Dischi Sotterranei e un nuovo folle personaggio della scena indie che vi farà innamorare a primo ascolto. Un nuovo calcutta che s’è preso quelle cinque o sei tequile di troppo.
L’Avvocato Dei Santi – Guardateci Tutti
Quello de L’Avvocato Dei Santi è un progetto stratificato, ma soprattutto intenso, triste come poco altro si trova in giro. Ne è la prova estrema questo suo singolo brano pubblicato, una cover di Guardateci Tutti de La Rappresentante Di Lista, ridotta al minimo, da brano risuonante ed espansivo, qui ritroviamo un sussurro di un dolore che ci ha tolto tutto. Per tutti quelli che a settembre si sentono già alla fine dell’anno, come senza aver combinato ancora niente, come a rincorrere sempre qualcosa di ormai lontano, appartenente a tante estati fa. Da ascoltare.
Leanò – Notte
Leanò ci fa addentrare in quella sensazione come di chi ha passato l’estate ad aspettare, che tu tornassi a settembre, che tu ci ripensassi, che tu ci credessi ancora per un po’. E in realtà poi va tutto anche bene, non è che l’estate non ce la siamo goduti anzi, i viaggi con gli amici e tutto quanto ce li siamo fatti, è solo che poi c’è sempre quel momento della notte in cui sembriamo sprofondare e ci sembra che tutto faccia schifo, e che niente abbia veramente senso, se non rispondi più.
Nuvola – Senza Perdersi
Un altro brano che descrive perfettamente come ci si sente a settembre, quando ricomincia tutto e ci si sente impreparati a ricevere tutta quella quantità di sentimenti che avevamo creduto di lasciare andare quando eravamo ubriachi, in vacanza, a limonare sconosciuti, e che nessuno ci insegna come si fa a elaborare, e si può solo andare a tentativi. Nuvola è un altro di quei nomi di una scena indie underground da tenere d’occhio, anche perchè di un’autenticità femminile ed estrema piuttosto rara.
San Diego – LOL
LOL è un manifesto dissacrante per cuori solitari, per chi ha dentro ancora i ritmi delle discoteche estivi ma che non ha dimenticato la malinconia straziante, cittadina, e decisamente autolesionista che ci ritroviamo a dover affrontare a settembre. San Diego è la dance retrò che stavamo aspettando, un pizzico di black humour che in questa scena perbenista non è mai troppo male.
Venti Settembre – Sempre Lo Stesso Cinema
Nuovo nome della scena padovana che pubblica proprio ieri, il Venti Settembre, un brano dal titolo Sempre Lo Stesso Cinema, come chi sa di dover affrontare più o meno le stesse cose, anche quando si fa di tutto per cambiare. Il loro è un pop-rock dal sapore strano, perchè comprende violini e sax, e non distegna un aurea retrò vintage molto hipster di cui sarà facile innamorarvi.
Keeper Louie – Estate
Keeper Louie arriva e fa “l’estate fa schifo”, ed ecco qui un brano di chi forse non è dispiaciuto dell’inizio dell’estate, di chi non vive d’estate ma solo con i meglio prima. Quello di Keeper Louie, alter ego di un Christian qualunque, è uno dei nomi da tenere d’occhio in una scena, quella del cantautorato rap, che si sta definendo in qualità e target. Ascoltate l’ep di questo ragazzo per vivere con lui un anno intero e, vi avvisiamo, non sarà così felice.
Baruffa – Rovigo
E non ci dimentichiamo di certo del sentimento più comune che ci coglie alla fine dell’estate, quello di quando finiva la scuola e ci si buttava in tre mesi di vacanze, e si cercava di anticipare tutto con le autogestioni, e poi si andava ai concerti in macchina, e si faceva after anche se mancava ancora una settimana di scuola. Rovigo dei padovani Baruffa ci riporta indietro di qualche anno, così…
George Herald – Pozzanghere
Quello di George Herald è un progetto stonato e per questo vero, intenso, depresso. Fa uscire un singolo il 12 luglio dal titolo Pozzanghere, che però è tutt’altro che estivo, sussurrato come quelle canzoni che si ascoltano sotto le coperte, come le strade di Milano sotto la pioggia, come chi si va a fare le vacanze estive in un paese freddo, come chi non parte mai, come chi, invece, se ne va. George Herald è quell’amico strano che scrive canzoni e che non avete mai ascoltato davvero.
Andrea Muccin – Vestito Bordeaux
Andrea Muccin, tra malinconia ballabile e cantautorato, un piccolo mistero della scena indie che non ha neanche una pagina Facebook ma che conta comunque parecchi ascolti (segno che forse non serve molto altro oltre la musica?) ci descrive un’apparizione, un ricordo preciso e intenso che ci si porta dietro anche quando è tutto finito, quel vestito bordeaux. Un viaggio finito che ci ha separato. Da tenere d’occhio se anche voi state meglio dopo aver ascoltato brani tristi.
Apice (Lividi)
Attenti a non farvi troppo male, dopo le vacanze.