Foto Nrec 2Sono soltanto quattro tracce, ma per un pugno allo stomaco sono sufficienti: Nrec (Enrico Tiberi+Daniele Strappato) pubblica Spaghettitronica (qui la recensione) e noi di TraKs, oltre a fare un’intervista con Enrico, ospiteremo anche il free download di una traccia dell’ep, la potentissima Dig Deeper. Restiamo in contatto per novità a riguardo, o comunque rimaniamo amici, ok?

Come nascono i brani di “Spaghettitronica” e perché avete scelto questo titolo?

Spaghettitronica è il nostro manifesto: siamo grandi fan della scena francese, del minimale tedesco, del triphop inglese, della glitch, ma in questo ep non si fa il verso a nessuno… Siamo dei fottuti mangiaspaghetti, con una nostra identità, e ve la suoniamo addosso!

Ogni brano ha avuto una gestazione tutta sua, il testo di Sgorbi, per esempio, mi è uscito letteralmente di bocca da solo senza capire cosa stesse succedendo, Videodrome invece ha preso forma dal campione di Compulsion di Miles Davis.

Di solito mi chiudo una nottata in studio e ne esce qualcosa di agghiacciante da mandare a Daniele, che risponde subito con delle idee vocali o di suono e da lì andiamo avanti facendo revisioni.

Qualcuno ha parlato di nostalgie 80s per la vostra elettronica: concordi? Era tra i vostri progetti prima di realizzare le quattro tracce?

Non posso che essere d’accordo. Nei nostri live suoniamo addirittura un brano tributo agli 80’s intitolato “The Girl From The 80s” nei cui ritornelli citiamo i testi di alcune hits e a cui abbiamo abbinato la proiezione di un video ricavato da “La Ragazza Esplosiva”.

Sto anche preparando un ep con sole sonorità di quel tipo, magari per il cassette day, chissà che delirio viene fuori!

Nel disco ci sono sample di Miles Davis e dei Cure, che fanno pensare ad ascolti molto variegati: quali sono i vostri capisaldi musicali?

Be’ sono un chitarrista / cantante nei The Shell Collector e suoniamo più o meno rock, ho suonato per anni metal estremo, studiato la classica al conservatorio al piano e sono un fissato di Led Zeppelin, Telefon Tel Aviv, Pink Floyd, Beatles, Prodigy, Dillinger Escape Plan, Verdena e ultimamente FKA Twigs.

Dai Cure mi sto riprendendo adesso, per forse tre anni ho avuto Disintegration fisso nel giradischi di fronte alla doccia del bagno.

Daniele ha una collezione di ascolti penso dieci volte più vasta della mia, e nonostante io gli imputi continuamente la sua passione per Raf, è il mio spacciatore di musica preferito, ha sempre un occhio attento alle novità.

foto NrecSo che siete al lavoro su un disco full length: ci puoi dare qualche anticipazione in merito?

Abbiamo lavorato con Fabrizio Testa di Musica Cruda (e anche Tarzan Records) allo studio Indiehub di Milano, lì abbiamo riregistrato alcune voci per i brani più minimali, coinvolto Anacleto Vitolo (Av-K, k.lone, manyfeetunder) per l’arrangiamento mozzafiato di un brano, Claudio Nigliazzo (Iori’s Eyes) a cui farei cantare anche l’elenco del telefono, Kendra Black direttamente da NY, un’artista che spacca i culi a cui sto dando una mano nella produzione del disco e ovviamente Daniele dei Design, che compare già in Spaghettitronica, che ha preso parte nella scrittura di alcuni dei brani.

Il risultato è un disco molto più intimista e delicato, direi anche asfissiante per certi versi, c’è, ad esempio, una versione pianoforte e voce di Dig Deeper veramente lacerante, ma non mancano alcuni momenti più luminosi.

Mi puoi raccontare la genesi di Dig Deeper?

Il riff di synth di Dig Deeper è nato dopo un paio di Varnelli al bar con Daniele, momento in cui abbiamo deciso di fare un disco elettronico “pestone” insieme.

Me ne sono andato a casa a smanopolare con questo suono anni 80, e improvvisamente mi sono accorto che necessitava di un campione di Prayers For Rain dei The Cure. L’idea era di usare il bagaglio della dubstep per ottenere un suono oscuro e antimodaiolo.

Quando Daniele l’ha sentito ha subito apportato ulteriore disagio cantandoci sopra “boy you’ve got a problem…” e ha avuto l’idea vincente di fare il reverse della cassa. Poi vabbè il finale è perché siamo dei fottuti metallari dentro!

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