Si chiama Even Silence Has Gone il nuovo disco di Alessio Premoli, chitarrista milanese che giunge al terzo disco da solista. Premoli, che ha lavorato con band di diversa estrazione come Last Men on The Moon, Nasty & Crosh, Bandit, Silence Trio, Chelidon Frame, riunisce nell’album dieci composizioni edite e inedite, quasi tutte strumentali, composte per lo più nell’arco degli ultimi due anni, con l’aiuto di alcuni amici.
Alessio Premoli traccia per traccia
Si parte con moderazione, con Barefoot in the Morning, ma è un’atmosfera che presto lascia spazio ad altre sensazioni, visto che il suono diviene più robusto con l’ausilio delle percussioni. Seguono le atmosfere morbide di An Ocean under the Ocean.
Giro semplice e ripetuto quello di Breathe, mentre Three Lines si mostra più incisiva e veloce, con qualche rivolo argentino di chitarra che si stacca dal corpo principale del brano. La chitarra acustica si mette in secondo piano all’interno di Hoarfrost, in cui violoncello e flauto vestono i panni dei protagonisti per una melodia prolungata molto soffice.
Si torna ad accentrare l’attenzione sulla chitarra acustica in Untitled #1, che a sorpresa include una tromba di sapore messicano nel finale. Painted Desert si presenta su discorsi più incisivi ma anche su sonorità maggiormente evocative. Shipwrecks in your Eyes mette in evidenza anche percussioni ovattate ma molto presenti.
Molto minimalista l’approccio della breve Old Tjikko, mentre il disco si chiude sulle note di Another Place, l’unico brano cantato del disco, con caratteristiche di pop sofisticato e, benché non straordinariamente originale, di sicuro impatto, con qualche nostalgia 80s (si può pensare, non per incidente, alle sonorità dei Pink Floyd post-Waters come punto di riferimento).
Proprio l’ultimo brano può suggerire vie differenti ad Alessio Premoli, che confeziona un disco nel complesso positivo, ma che sarebbe stato migliore sforbiciando qualche traccia che suona un po’ come un esercizio di stile. Ma ci sono brani che mostrano in pieno doti di costruzione e ispirazione, rendendo il tutto più che godibile e credibile.
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Grazie per la recensione!