BQ4 – Worker Bee, in uscita Ohimeme/MGM, è un brano registrato dal vivo durante un concerto/evento chiamato Bee Quasàr (https://www.ohimeme.com/beequasar/ ) che si è svolto il 27 settembre 2024 presso l’azienda agricola Le Due Pervinche (https://www.le2pervinche.it/ ) di Federica Giglio.
In questo format gli Ave Quasàr interagiscono con il ronzio delle api posizionando un microfono all’interno di un’arnia. BQ4 – Worker Bee si lascia ispirare dall’ape operaia e dal suo lavoro costante carico di energia. I sintetizzatori soft che ricordano i Pink Floyd si uniscono alla cassa in quattro in piena tradizione techno/disco (James Holden, Nathan Fake).
Il concerto è stato preceduto da un’attività di divulgazione sulle api e sull’ecologia e da un’esperienza sensoriale che ha coinvolto profondamente i partecipanti. Il pubblico ha ascoltato l’inizio della performance con gli occhi bendati, creando una continuità tra l’esperienza sensoriale e il concerto. Abbiamo intervistato gli Ave Quasàr e Federica Giglio de Le Due Pervinche per saperne di più.
Cosa vi ha ispirato a creare BQ4 – Worker Bee?
Federica Giglio, Le Due Pervinche: Le api comunicano con una danza e noi, anche se pensiamo sempre di sapere tutto, non le conosciamo abbastanza. Si parla spesso di api, le ho viste raffigurate persino sulle mutande di un marchio famoso! Ma quante cose non si sanno e quante cose vorrebbero dirci? Per me questo progetto è un messaggio importante, che serve a dar voce a chi comunica in modo differente dal nostro, ma avrebbe tanto da dire.
Ovviamente per “dar voce” intendo dare attenzione a un mondo sempre più fragile. Progettarlo con dei professionisti come gli Ave Quasàr è stato incredibile e non vedo l’ora di rifarlo!
Come è iniziato il vostro interesse per le api e l’ecologia?
Federica Giglio, Le Due Pervinche: Sono cresciuta in una casa contornata da boschi, fin da piccola, quando avevo un momento di sconforto o di confusione mentale, stare in mezzo alla natura era l’unico modo per tornare ad avere un equilibrio e ricevere delle risposte.
Le api sono sempre state nella mia vita grazie alla mia famiglia; dopo un lungo viaggio circolare, sono tornata da loro.
Potete spiegare come funziona il microfono all’interno dell’arnia?
Luca Grossi, Ave Quasàr: Federica, munita della sua tuta anti puntura, ha calato il nostro piccolo microfono all’interno dell’arnia. Il microfono resta sospeso e le api cominciano a disinfettarlo depositando la propoli. E’ incredibile notare come tutto quello che entra nella casa dell’ape diventa in qualche modo parte di essa e della loro vita.
Quali sono i benefici di includere suoni naturali nella vostra musica?
Fausto Franchini, Ave Quasàr: Molte delle fonti sonore alla base dei sintetizzatori più moderni sono ispirate da forme d’onda complesse e a volte imperfette come quelle proprie dei suoni naturali. Includere suoni raccolti dalla natura, in tempo reale, oltre ad aggiungere poesia e a generare continue variazioni, è per noi un’emozione particolare, che mette in qualche modo in contatto con questi piccoli esseri meravigliosi.
In che modo le api rappresentano un simbolo per il vostro nuovo singolo?
Luca Grossi, Ave Quasàr: La cover di questo singolo è rappresentata da una specie di “super ape” del futuro, come se la semplicità e la purezza delle api avessero vinto su tutte quelle manipolazioni sbagliate che l’essere umano fa alla natura per ottenere solo profitto. Quindi per noi in questo caso l’ape è il simbolo di un futuro splendente.
Qual è stata la parte più sorprendente nel lavorare con le api?
Fausto Franchini, Ave Quasàr: Una sorpresa enorme è stato sentire per la prima volta il ronzare di questi piccoli insetti ripreso da un microfono posto nella loro cassetta. E un’altra grande sorpresa è stata una volta estratto il microfono dall’arnia vedere quanto le api abbiano interagito, in qualche modo assaggiandolo, se così si può dire.