bang bang vegasSi chiamano Bang Bang Vegas e già dal nome si capisce la passione per un certo tipo di rock, soprattutto americano. Ma se non bastasse, la conferma arriva da Party Animals, il loro lp di debutto disponibile in tutti i digital store dal 16 giugno. Abbiamo rivolto qualche domanda a Thomas, cantante e chitarrista.

Due parole sulla vostra storia: come siete arrivati fino al vostro debutto “Party Animals”?

La nostra è una storia e un percorso fatto principalmente di concerti. Abbiamo suonato tanto nei locali di Milano e per le sue strade, letteralmente. Party Animals è la faccia nascosta delle persone che abbiamo scoperto durante i nostri spettacoli e che abbiamo voluto raccogliere in questo lavoro per catturare l’essenza di quello abbiamo vissuto in questi anni: far festa insieme a tutti.

Ci raccontate come sono andate le lavorazioni del disco?

Sono state divertenti. Ci sono servite molto per fare un po’ di ordine nelle canzoni, in particolare in quelle che sono nate nei check o nelle jam session durante i live. Sono stati fondamentali il tocco di classe analogico che ci ha dato Raffaele Stefani, il mixing engineer, e Giovanni Versari che ha lavorato sul mastering.

Dal vostro disco traspare un certo amore per il rock “old style”. Quali sono i vostri capisaldi in merito?

Direi che i super tre che ci accomunano sono Stones, AC DC (con Bon Scott) e Pink Floyd. La festa e l’anima.

Come nasce “Sweetest Crime” e perché l’avete scelta come singolo?

Sweetest Crime nasce da uno sguardo, il famoso breve ma intenso, con una ragazzina che era alla transenna di un concerto che abbiamo fatto al Live Forum di Milano. Niente di sessuale, ci ho solo visto del bisogno reciproco di rifugiarsi l’uno dentro l’altra in mezzo a tutta la confusione di suoni, gente e luci. Il crimine più dolce. Il resto poi è esploso in sala prove con Alessio e Loris. L’abbiamo scelto per primo perché è stato il primo scritto per questo album.

Che cosa potete raccontare dei vostri live?

C’è tanta energia che vola nell’aria da parte nostra, e altrettanta che torna indietro da parte di chi è li con noi. Ci si dimentica dei problemi, si vive in quel momento. Si respira felicità, che è come ci sentiamo noi adesso, consapevoli che non sarà sempre così.

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