Demone è il nuovo singolo dei Baryonyx, pubblicato il 18 marzo su tutte le piattaforme digitali per Black Out Dischi. Dopo il precedente Mistico, anche Demone continua lungo il nuovo percorso già tracciato della band di Livorno più intimista, e decisamente più pop. Demone è un dialogo con i propri demoni interiori che ci accompagnano, terribilmente, anche durante le relazioni.
Da dove arriva il vostro nome? Presentate il vostro progetto a chi non vi conosce?
Antonio: Ciao! Questa domanda ci è stata fatta spesso. Abbiamo scelto il nome Baryonyx principalmente per due motivi: il primo è un po’ un omaggio alla nostra passione da bambini per i dinosauri: essendo cresciuti entrambi come molti con il mito di Jurassic Park abbiamo optato per il nome di un dinosauro. Il secondo è legato alla ricerca dell’ “intraducibilità” del nome: Baryonyx è Baryonyx in tutte le lingue del mondo.
La nostra storia inizia tra il 2008 e il 2010 quando dopo un primo album indipendente abbiamo pubblicato il primo singolo Pensieri, in uno stile alternative rock, per l’etichetta milanese Play Record company. Su quest’onda abbiamo poi deciso di pubblicare il nostro primo ep ufficiale Trias di cui segnalo i brani NoSen e Nuvole di Vetro.
Nel tempo ci siamo resi conto però che il rock alternativo non riusciva in pieno a farci esprimere quello che volevamo e abbiamo quindi deciso di avviare una sperimentazione di rock elettronico. Nel 2016 infatti abbiamo pubblicato il nostro primo lp ufficiale Fuori il Blizzard in uno stile alternative electro rock.
Oggi abbiamo voluto ancora una volta rinnovarci nello stile musicale perché pensiamo che i nostri testi fino a ora tendessero a essere troppo “evanescenti”. In questo senso abbiamo deciso di buttarci nel mondo dell’indie italiano pur mantenendo il sound che ha sempre caratterizzato il mondo Baryonyx: tanta chitarra, riff melodici, qualche assolo e ovviamente alcuni innesti di elettronica. Mistico è il primo singolo della nuova strada intrapresa. Vi invito a seguirci perché ci saranno molte novità nei prossimi mesi.
Se doveste scegliere dei gruppi a voi simili nella scena italiana, chi sarebbero?
Matteo: Credo che la nostra musica ci differenzi un po’ da tutti gli artisti in voga al momento. Personalmente non ho un artista italiano in particolare da affiancare alla nostra tipologia di scrittura e al nostro sound.
Forse con i progetti passati eravamo ricollegabili ai Subsonica o meglio questo è quello che ci dicevano. Pensandoci bene però c’è un gruppo che ho sempre ascoltato e da cui ho preso spunto per la produzione e il mixaggio delle canzoni del nuovo progetto, questo gruppo mi ha accompagnato per molti anni e ha acceso in me la voglia di fare musica: sto parlando dei Verdena.
Mentre invece, quali sono le vostre influenze musicali? Qualcosa di inaspettato?
Antonio: Nel corso della nostra storia abbiamo avuto molte influenze musicali. Quando abbiamo iniziato a scrivere le nostre prime canzoni ascoltavamo molto il punk rock stile Green Day o Blink 182. Poi crescendo abbiamo variato un po’ tra l’alternative commerciale e quello underground: Linkin Park, Thirty Second to Mars, ma anche Subsonica, Verdena, Shandon eccetera. Nel tempo abbiamo iniziato a conoscere un po’ anche il mondo dell’elettronica come per esempio M-83 o i Pendulum.
Personalmente da quando studio chitarra elettrica a livello accademico ho iniziato ad apprezzare moltissimo la musica metal in modo particolare l’heavy, il power e il trash metal, ovviamente non abbiamo intenzione di dare una svolta metal, però a livello compositivo mi sta aiutando moltissimo in quanto ha allargato i miei orizzonti musicali dal punto di vista della complessità.
Da quando ci siamo buttati nell’indie italiano è iniziato anche uno studio per ricercare il giusto sound e il giusto timbro che attualmente sta caratterizzando il genere, in modo da non apparire “alieni” per chi ci ascolta.
I Baryonyx sono un po’ di tutto questo, chissà magari chi ci ascolta qua e là potrebbe sentire qualcuna di queste influenze.
Di cosa parla Demone? C’è il tema della paranoia? Che altro?
Il testo di Demone risale a circa tre anni fa ma nonostante gli anni ho insistito affinché la canzone venisse inserita nel nuovo progetto in quanto credo sia ancora molto attuale.
Il testo parla di come la nostra, o meglio, le nostre doppie personalità possano in qualche modo influire e addirittura gravare sulle relazioni sentimentali che abbiamo portandole a volta addirittura alla rottura definitiva facendoci così perdere per sempre le persone che amiamo.
Un altro elemento che emerge è senza dubbio il tema dell’incertezza esistenziale ma di questi argomenti avevamo già parlato anche nel testo di Mistico.
Come avete registrato questo brano? Aneddoti dallo studio?
Antonio: Già nella produzione di “Fuori il Blizzard” ci siamo avvalsi della professionalità di due studi a noi molto cari, il Big Wave Studio di Livorno e il Poderino di Francesco Landucci a Casale Maritttimo (Li). Quest’ultimo ci ha aiutato molto nella parte elettronica di “Fuori il Blizzard” e ancora oggi è un tassello fondamentale delle nostre produzioni.
In genere partiamo sempre da chitarra e voce e su queste basi dopo costruiamo tutto il resto (basso, batteria, synth, ecc).
Un aneddoto divertente che ci caratterizza spesso in studio è la visione maniacale e certosina con cui viene ascoltato il brano: per esempio Matteo porta sempre le sue cuffiette “magiche” dove sente qualsiasi imperfezione. Certe volte tende a essere eccessivamente prudente ma forse è anche giusto così se si vuole ottenere un prodotto di qualità.
Personalmente una volta terminata la canzone prima di fare il master conclusivo mi piace chiudere gli occhi e ascoltare come ogni singolo strumento si amalgama con gli altri. È la magia della musica e sapere che tutto quello che sto ascoltando è uscito dalla nostra testa mi rende veramente orgoglioso, al di là della sorte che avrà dal punto di vista discografico.
Come detto all’inizio vi invito a seguirci sui nostri canali social che vi lascio qua sotto perché nei prossimi mesi ci saranno molte novità. Grazie ancora per l’intervista, a presto!
Spotify: https://open.spotify.com/artist/6OlCZPlsMaSzhyzBIJifzd
Instagram:
Facebook: https://www.facebook.com/baryonyxband
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