È in uscita su tutte le piattaforme digitali Anni Venti, il nuovo album di Castelli. Dieci tracce synth pop cantate in italiano, fuori per l’etichetta di Amsterdam Bordello a Parigi, che raccontano tra esperienze personali e visioni future il decennio che stiamo vivendo.

Tra post pandemia, sogni di una possibile conquista di Marte, vita, routine, società, amore e paternità. Le sonorità richiamano gli anni ’80 ma con l’ambizione di portare questo suono ai giorni nostri senza snaturarlo ma dandogli una forma diversa e più contemporanea. Prodotto da Luca Urbani, il disco combina i suoni analogici del pop e della new-wave, adattandosi e raccontando molto anche della scena underground contemporanea.

Castelli traccia per traccia

Un po’ mesta la Festa che apre il disco, che prevede l’appropriata presenza di Luca Urbani, toni new wave/synth pop e ricordi del passato, sia sonori sia testuali.

Il synth viaggia sciolto anche per raccontare Manchester d’Estate, tra paesaggi inglesi e sogni di vite diverse. Viaggi più lontani quelli prefigurati da Cosmonauti, che ha un ritmo più lento e tendenze piuttosto introspettive.

C’è un featuring con BornaJeans che anima Wave Goodbye, pezzo rapido e molto vivo. Un po’ più ragionati i ritmi di Luna, che si innalza un po’ per volta per parlare di attese felici che tolgono il dolore.

Voci robotiche un po’ meno serene quelle che contraddistinguono Cani, che ha tratti malinconici e scuri. Questioni di Città da esplorare, senza dimenticare però di guardare verso mondi nuovi, tutto immerso in elettronica morbida.

Dopo la città, è tempo di Paradiso tropicale, in cui però non sembra andare tutto per il verso giusto: il sound qui si fa un po’ più avventuroso.

Ritorna la tranquillità ma non se ne va la voglia di esplorare con Quando guardi i film, con una vocalità un po’ à la Giovanardi (La Crus). Questioni di generi di riferimento e di rassicurazione finiscono nei grovigli di pensieri di Nave, che chiude il disco con velocità variabili.

Chiari i riferimenti sonori per Castelli, che dipana bene la propria personale visione del pop in un disco completo e ricco, con ottimi testi e un sound pulito e coerente.

Genere musicale: new wave, synth pop

Se ti piace Castelli ascolta anche: Wasabi

Pagina Instagram Castelli

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