Quello che ho nella testa è il nuovo singolo di Chiara Vidonis. Il brano, che vede la produzione artistica di Karim Qqru (The Zen Circus), è il secondo tassello di un nuovo percorso intrapreso dalla cantautrice triestina che segue il precedente Lontano da me – sempre prodotto da Karim Qqru – che lo scorso giugno ha segnato il suo ritorno sulla scena dopo il fortunato debutto discografico con l’album Tutto il resto non so dove nel 2015, ottimamente recensito.
Chiara Vidonis ha all’attivo anni di concerti in tutta Italia, una serie di premi e riconoscimenti, tra cui la vittoria nella categoria “Migliore interpretazione” al Premio Bianca d’Aponte 2011, oltre alla partecipazione all’album “Tregua 1997-2017 – Stelle buone”, riedizione del primo album di Cristina Donà, “Tregua”, nella celebrazione dei 20 anni dalla sua uscita.
Il brano parla di quanto sia importante, per certe persone, trovare una sorta di guida spirituale, di guru, di leader, a cui potersi affidare senza riserve. Questo guru diventa un Dio indiscusso, mentre la persona che ne subisce il fascino ne diventa, inevitabilmente una vittima.
La vittima si abbandona totalmente al guru, chiedendogli di non dover pensare, di non dover capire nulla, di non dover approfondire alcuna argomentazione, ma al contrario di farsi totalmente guidare dai suoi pensieri e dalla sua ideologia, ad occhi chiusi, fidandosi completamente di quello che il guru ha nella testa, supplicandolo di farlo coincidere con quello che la vittima ha nella testa, in un gioco di dipendenza reciproca in cui l’uno non esiste senza l’altra, nel quale si consolano entrambi per non sentirsi mai soli.
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