È in uscita Asian Fake la seconda metà del debut ep dei DARRN, Musica da Camera. Dopo la pubblicazione di Allen e F2 si completa la tracklist dell’esordio discografico del collettivo romano con due nuovi brani: Saba e Ologramma.
“La razionalità costante è un privilegio di pochi e – soprattutto ora – risulta sempre più difficile rimanere coinvolti in qualcosa di nuovo senza perdersi nel ricordo delle esperienze passate. Questo perché non c’è più solo la nostra memoria interna a riportarci a frammenti di immagine e di emozioni in cui abbiamo vissuto, ma anche la memoria esterna dei nostri devices, con foto, post e anniversari che ricorrono giornalmente e non ci permettono di allontanarci mai veramente dalla linea del tempo.
Ologramma sta a indicare proprio il ricordo delle cicatrici causate dalle proprie azioni, da cui si prova a ricostruire una nuova esperienza, che sia una relazione intima, un’amicizia o una creazione artistica.
La tentazione di ricascare nel passato non svanisce mai, a volte il cuore può assottigliarsi e l’indifferenza prende posto in un’atmosfera simile ad un aeroplano che cade, ma nulla di tutto questo riesce ad impedire ai sogni, al futuro di esistere e diventare realtà.” (DARRN)
DARRN traccia per traccia
Una sfumata Allen apre l’ep, con un vago retrogusto di soul ma anche un’interpretazione piuttosto sofferta a livello vocale.
Molto più ritmata F2, anche se la partenza è soffusa. Poi emerge un drumming concreto e risonanze liquide per un pezzo che non disdegna qualche eco black.
Saba porta con sé un sentimento malinconico piuttosto trascinato, così come il ritmo che lo accompagna.
Ritmica serratissima e un incedere quasi rock per la conclusiva Ologramma, che è ricca di suoni sintetici ma di emozioni che suonano piuttosto reali.
La proposta dei DARRN suona sempre piuttosto fresca e questi quattro brani proseguono nel lavoro del gruppo alla ricerca di uno stile efficace e molto personale.