E così anche il 2015 sta per salutarci: perciò è tempo di Disco dell’anno 2015 su TraKs! E’ stato un anno particolarmente intenso, ricco anche di uscite importanti, che ha visto conferme, novità, cambi di tendenza.
TraKs ha seguito tutto questo cercando di regalarti più informazioni possibile per muoverti sulla mappa non sempre facilissima da leggere di tutto quello che succede nell’ambito della musica indipendente italiana. Idealmente ci piacerebbe farti riascoltare tutti i dischi usciti durante l’anno, ma vista così sembra un po’ difficilina.
Perciò ne abbiamo scelti dieci, facendoci influenzare soprattutto da bellezza e importanza del disco, senza guardare al genere, come del resto facciamo sempre su TraKs. La scelta è del tutto opinabile e se hai pensieri diversi in merito, puoi tranquillamente (e sottolineo “tranquillamente”) esporle nei commenti a fondo pagina.
Abbiamo lasciato fuori altri ottimi dischi e lo sappiamo: se vogliamo fare qualche nome, ci sono piaciuti moltissimo anche i dischi di Calibro 35, David Ragghianti, Diverting Duo, Armaud, Amycanbe, Caso, Giona e tanti altri, che comunque puoi recuperare esplorando TraKs in lungo e in largo.
Ne è uscita una selezione che si può definire equilibrata, con nomi importanti e qualche sorpresa. A te giudicare: puoi riascoltare tutti i dischi e poi votare a fine pagina, come sempre.
Any Other, “Silently. Quietly. Going away”: la recensione
Appino, “Grande raccordo animale”: la recensione
Bachi da Pietra, “Necroide”: la recensione
Marco Brosolo, “Cadremo feroci”: la recensione
Colapesce, “Egomostro”: la recensione
Livia Ferri, “A path made by walking”: l’intervista
Iosonouncane, “Die”: la recensione
O.R.k., “Inflamed Rides”: la recensione
Carmine Torchia, “Affetti con note a margine”: la recensione
Verdena, “Endkadenz vol. 1”: la recensione