Pare sia davvero arrivato il momento della consacrazione per Elasi, giovane e (molto più che) promettente musicista elettronica di origine alessandrina, ma molto proiettata in mondi musicali internazionali. E, come dimostra proprio questo nuovo ep, Oasi Elasi, internazionali non soltanto in senso anglosassone, come spesso succede per chi pratica il suo genere.
I cinque brani dell’ep tessono relazioni con la world music, senza staccarsi dalle radici sintetiche e dance, ma esplorando mondi sempre nuovi e in continuo cambiamento, spingendosi un po’ più in là di quanto fatto fin qui, come del resto ci aveva anticipato in un’intervista di novembre 2021.
Elasi traccia per traccia
All’Oasi Elasi ci si approda per via di Naufragio (con Eva de Marce), che comincia con onde tranquille per poi accelerare i ritmi e accendere le luci del club. I due aspetti, quello più tranquillo e quello dance, convivono in armonia, qui e ovunque nella musica dell’artista.
Ecco poi Oasi, che parte ancora piano ma decolla molto in fretta, articolando le proprie percussioni attorno a idee di world music, per un brano che vede il contributo di Meryem Aboulouafa.
“Morto un mondo se ne fa un altro”: gira sempre la ruota del Samsara (che, banalizzando, è l’opposto del Nirvana), il ciclo infinito della reincarnazione, qui rappresentato, con il contributo di Populous, con colori elettronici forti e dinamiche piuttosto pressanti.
Eccoci ai rimbalzi profondi di Sottopelle, probabilmente il brano più “pop”, ma anche apertamente dance, dell’ep, semplice e diretto ma non per questo meno coinvolgente.
Il lavoro si chiude con XXL, che vede di nuovo la collaborazione di Populous, per un altro pezzo molto animato e vario, capace di muoversi con eleganza fra i battiti, sognando e pensando extralarge.
Genere musicale: world music, dance
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