Il più stanco è il nuovo singolo degli Human Tapes. Un brano che sa mescolare influenze differenti su una base r&b mantenendo uno stile accattivante e sensuale. Li abbiamo intervistati.
Ciao ragazzi, come è nato Il più stanco? Da un momento di stanchezza?
È nato dopo una serata che mi ha davvero colpita. Tornando a casa, ero piena di stupore per aver scoperto una realtà sociale bellissima proprio nel mio paese, qualcosa che non avevo mai notato. Mi ha fatto riflettere su come spesso idealizziamo ciò che è lontano e trascuriamo il valore di ciò che abbiamo vicino. Ho capito che non serve sempre andare altrove per trovare ispirazione o cambiamento: a volte le storie più autentiche e le persone più vere sono proprio accanto a noi, e dalla loro stanchezza si può imparare tanto.
Se il brano fosse un film, quale sarebbe la scena iniziale?
L’artwork che abbiamo realizzato per la copertina del singolo, grazie anche all’illustratore Michele Palumbo (mikmikdraw su instagram) raffigura proprio la scena iniziale di una rapina. Le guardie intrappolate impersonano la società imprigionata dall’idea di perfezione plasmata sulle aspettative altrui e di conseguenza, tutto ciò da cui desideriamo liberarci.
Nel brano parlate di una società che corre senza fermarsi. Qual è, secondo voi, il più grande inganno della “perfezione moderna”?
L’apparenza, viviamo in una società miope con un campo visivo estremamente ridotto. Contano i numeri in tutti i settori, devi fare il maggior numero di cose nel minor tempo possibile. Non c’è spazio per la riflessione e sempre meno per l’immaginazione. Immortaliamo momenti per assicurarci di viverli due volte, nel presente e nel futuro. Ignorando che così facendo stiamo sempre di più dimenticando il gusto e il profumo del presente che una foto o un video non possono mai eternizzare.
Avete mai avuto un momento di burnout artistico? Come lo avete affrontato?
No, perché l’arte per noi cura i burnout che viviamo nella vita quotidiana. Non amiamo darci scadenze, per alcuni siamo anche abbastanza lenti ma per noi la bellezza sta nei tempi. Le cose semplici rallentante ci permettono di cogliere sfumature che non vedremmo se fossero veloci perché risulterebbero banali.
Un gesto concreto che invitereste le persone a fare per smettere — anche solo per un attimo — di sentirsi “il più stanco”?
Sicuramente fermarsi, respirare e ricalcolare la piramide delle priorità eclissando totalmente le aspettative e il pensiero delle altre persone a favore del proprio.
E dopo questo singolo? Tour? Altri brani?
Ci saranno sicuramente altri singoli e un album a cui siamo legatissimi. Per quanto riguarda un probabile tour, non abbiamo notizie ancora certe, ma sicuramente ci saranno diverse occasioni perché la musica suonata dal vivo ci tiene in vita.

