Cinque nuove proposte in breve da TRAKS, per attirare la tua attenzione su qualche disco che ti potrebbe essere sfuggito.
Denoise, Cinema ep
I veneziani Denoise sono una indie rock band che canta in Italiano. Nel 2016 esce il loro debutto, Esterno Notte ep, anticipato dal singolo Esterno Notte. Oggi la band fa il bis con Cinema ep. Aperto da Cinema, che è anche il primo singolo, l’ep mette in evidenza gli ascolti internazionali della band veneta, nonché un certo interesse per la “new” new wave. Cinema ha le caratteristiche della canzone d’impatto e di rottura, con drumming marcato e cantato gestito in modo sghembo ma consapevole.
Più sparsa e tenue Espiazione, canzone di speranza e riscatto che parte dal basso. Arriva da lontano il Ricordo N.1, brano strumentale che spezza in due l’ep. Inmillepezzi cambia atmosfera e atteggiamento: si passa a un brano morbido e intimo, chiaramente pop. Il mood si propaga fino all’ultimo brano del lavoro, Dall’ultima linea notturna. Benché le qualità pop dei Denoise siano spiccate, la band convince di più quando aggredisce e si muove in oscurità più cattive.
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Felice Marsili De Medici, Finalmente Normali
Finalmente Normali è un ep di cinque brani pop fuoriusciti dalla penna di Felice Marsili De Medici, nome d’arte di Felice Briguglio. Pubblicato in tutti i digital stores su Doremillaro Records, l’ep prende il via da un’insistente Finalmente normali, la title track, che si sviluppa in profondità, sorreggendo la voce esile di Briguglio. Breve e colorata di tastiere piuttosto vintage Oggi Vedrai. Quella che eri fa pensare a impronte brit sul pop di Marsili de Medici, con la chitarra a prensersi spazi cospicui. Sotto un cielo inutilizzato apre con un giro di (contrab)basso, per atmosfere che partono dal jazz per poi cambiare totalmente e aprirsi con organo e un drumming cadenzato. Più moderata la chiusura, con Le Sigarette di Milano, pezzo soprattutto voce e chitarra che riporta alla mente le canzoni di Edda. Lo stile peculiare di Felice Marsili De Medici si coniuga in cinque canzoni differenti fra loro per umore e sonorità. Il risultato è lo specchio dell’originalità del cantautore.
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Jingles in Trouble, Jingles in Trouble
Jingles in Trouble è un duo acustico nato nel 2016 e composto dalla cantante Chicca Torlo e dal musicista Giulio Mastropietro. Nel maggio del 2017 entrano negli studi della University of West London accompagnati dal loro amico e tecnico del suono Giacomo Corpino per registrare il loro disco d’esordio. On Another’s Sorrow apre l’ep su note acustiche e malinconiche, con la voce a prendere possesso della scena. La malinconia non se ne va, ma si arricchisce di elementi sonori più articolati quando parte Curiosity. Più leggero l’atteggiamento di Hard Times, che mette in evidenza qualche cesellatura in più. Gypsyland chiude il discorso con un duetto voce-chitarra reso più surreale da qualche nota di synth. Buon lavoro, per qualità, ispirazione e finalizzazione, per i Jingles in Trouble. Il duo (allargato) mette insieme quattro canzoni in cui si legge passione e cura del dettaglio.
Coding Candy, More Than Bits
Si chiama More Than Bits il nuovo di Coding Candy, frutto del connubio tra analogico e digitale realizzato presso il Bunker Studio di Andrea Rovacchi (Julie’s Haircut). L’album è prodotto e registrato da Domenico Vigliotti (Patti Smith, Endless Tapes, Giuradei, Dunk) Mastering di Giovanni Versari. I brani spaziano per genere, con reminescenze della dance anni ’90 e della più recente elettronica inglese. La partenza è orientata molto più in senso dance/techno, con la title track con voce robotica More Than Bits. Sensazioni orientaleggianti presiedono l’apertura di Gone Soon. Più dialettica e ragionata la seguente Nothing to be Afraid. Al contrario la conclusiva Goodbye & Good Luck si sviluppa in senso massimalista ma anche con un soundscape arioso. Lavoro interessante per Coding Candy, che riesce a coltivare qualche nostalgia 90s pur rimanendo incollato al presente.
Francesco Baiocchi & The Motherboard/s, Molenbeek
E’ intitolato a Molenbeek, comune del centro di Bruxelles, il nuovo lavoro di Francesco Baiocchi & The Motherboard/s. Il comune belga è da mesi al centro delle cronache perché da lì provenivano diversi responsabili degli attentati al Bataclan di Parigi, dell’aeroporto internazionale di Zavantem e della stazione della metro, Maelbeek, nel quartiere europeo di Bruxelles. Il lavoro è stato realizzato insieme al documentarista Marco Perri. Francesco Baiocchi ne ha curato parte del montaggio e la colonna sonora.
Oltre a essere stato usato come colonna sonora del documentario l’album contiene diverse tracce inedite, alcune nate come sonorizzazione per altre installazioni precedenti, altre come brani singoli che l’autore ha scelto però di raccogliere in questo progetto che è stato registrato tra l’home-studio in Italia, Abbadia San Salvatore (SI), Dunajska Lusna, Bratislava , Slovakia e Bruxelles nel suo studio (Motherboard/s Prod Audiovisuals Studio), nella residenza d’artista a Lavallèe, Creative spot di SMartBE, proprio a Molenbeek. L’album mostra le capacità di Baiocchi nel mescolare i generi, contaminare elettronica e pop, inserire tracce elettriche per animare discorsi sintetici.
Piuttosto peculiare nel disco è anche l’uso della voce umana, per lo più utilizzata a mo’ di tessitura dai colori diversi. Particolarmente notevole Poem Molenbeek, traccia per recitato e chitarra classica, ricca di intensità.
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