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Con tre canzoni (una in doppia versione), con un passato da batterista alle spalle, con una chitarra e una loop station Oscar di Mondogemello (nome d’arte di Ivan Borsari) si presenta, o si ripresenta, sulla scena: il suo ep si chiama Miele, ha un gatto in copertina e lo puoi ascoltare in streaming e scaricare qui sotto.

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Noi gli abbiamo rivolto qualche domanda per scoprire qualcosa di più sulla sua storia.

Hai suonato a lungo la batteria, poi hai scoperto che ti trovavi meglio con chitarra e loop station. Una decisione improvvisa oppure una scelta meditata a lungo?

Non è stata una cosa improvvisa. In realtà io ho sempre suonato la chitarra per i fatti miei, e ho sempre scritto i miei pezzi. Nell’ultimo periodo, inizio 2014, dopo diverse esperienze finite male come batterista, ho deciso che era il momento di provare a proporre le mie cose.

Miele” è il tuo secondo ep. E’ cambiato qualcosa nel tuo approccio rispetto alla prima uscita oppure c’è una sostanziale continuità?

E’ cambiato tutto tra i due Ep. Per prima cosa è cambiato il suono, perché sono passato da una acustica a una semi-acustica, ma soprattutto è cambiato il modo di scrivere e suonare i pezzi. Questo cambiamento è stato in parte voluto e in parte è stata una naturale evoluzione delle cose che faccio, dovuto soprattutto al tempo che gli dedico tutti i giorni.

Puoi raccontare come nascono le tre canzoni dell’ep e il motivo della scelta di proporre “Vola” in due versioni differenti?

I tre pezzi dell’Ep hanno storie diverse, e parlano di cose diverse, ma provengono tutte dallo stesso ambiente. Le ho scritte in un periodo molto stressante, mentre stavo preparando la tesi, nel piccolo appartamento di 30 mt dove vivevo. Suonare era una vera liberazione, passavo ore a suonare e a immaginare quello di cui stavo scrivendo.

L’idea di proporre due versioni di Vola è dovuta al mio pallino di usare un vecchio 4 piste a cassetta della fostex. Con quello registro tutti i provini. Vola era venuta talmente bene che ho voluto includerla nell’ep e l’ho usata  per il video. https://www.youtube.com/watch?v=33DHd5_wgbs

Puoi raccontare la strumentazione principale che hai utilizzato per suonare in questo disco?

La strumentazione che ho usato è la stessa che uso durante i live, ed è molto semplice. Io uso un Mixer a 5 canali nel quale entro con un synth (korg X50) e la chitarra (dopo essere passato per gli effetti). Le uscite del mixer le collego ad una loopstation in modo da poter “looppare” tutto quello che suono. Una parte alla volta costruisco il pezzo. Come del resto faccio dal vivo.

Chi è o chi sono gli artisti indipendenti italiani che stimi di più in questo momento e perché?

I gruppi che mi vengono in mente sono quelli che adesso ascolto di più, come gli Zeus!  e Iosonouncane. Li stimo molto per la passione che mettono in quello che fanno, questa è gente che come me suona da 20 anni, e la passione è spesso l’unica cosa che ti dà la spinta.

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