Non si trattasse di due gentili (benché tigrose) signorine, diremmo che IO e la TIGRE sono vecchie conoscenze di TRAKS. Non solo abbiamo recensito il loro ep d’esordio (qui), ma abbiamo anche avuto modo di recensire anche l’ultimo lavoro, 10 e 9. Ma perché non approfittare dell’occasione di scambiare altre due chiacchiere con il duo?
Avete realizzato l’ep precedente in pochi giorni: anche per “10 e 9” avete adottato lo stesso approccio?
Assolutamente sì. Durante i ritagli del tour siamo riuscite ad arrangiare i pezzi e a fine giugno ci siamo chiuse in studio (lo Stonebridge di Cesena) dieci giorni. Anche per 10 e 9 abbiamo registrato in presa diretta per catturare tutta la spontaneità e l’emotività del nostro suonare insieme; inoltre anche in questo caso la registrazione e la produzione artistica è quella di Andrea Cola, nostro amico, che per questo disco ha usato un registratore a bobina che ha esaltato ulteriormente un tale approccio diretto
Alle spalle avete un ep, ma un disco “intero” è certamente un passo importante. Con quali umori e sensazioni lo avete affrontato?
Fino a che non entri in studio non lo saprai mai quale sarà l’umore. Nel nostro caso, entrate in studio ci siamo rese conto del fatto che ci fosse un allineamento tra Giove e Venere e in concomitanza la luna piena. Sì… diciamo che ci sono stati anche dei momenti di grande drammaticità. Ma noi sappiamo di essere due Drama Queens e ormai abbiamo accettato questo nostro destino.
Non avete incluso una cover tipo “Cuore” in questo album, eppure ci sono diverse canzoni che suonano molto anni ’60. Mi sembrano anche quelle in cui vi divertite di più, o sbaglio?
In realtà ci divertiamo allo stesso modo sia che manifestiamo la nostra componente più ’60 sia quella più riot e punk, probabilmente dipende molto anche dall’approccio dell’ascoltatore.
Potete raccontare la strumentazione principale che avete utilizzato per suonare in questo disco?
Abbiamo registrato con quello che è il nostro set live, ovvero batteria, due chitarre amplificate con due amplificatori (uno da basso e uno da chitarra) e un organo. Il tutto è stato registrato su un vecchio registratore a bobina del nostro Andrea Cola, l’amico che ci ha registrato il disco e che ne ha seguito la produzione artistica
Chi è o chi sono gli artisti indipendenti italiani che stimate di più in questo momento e perché?
Che domanda difficile! Ieri abbiamo suonato con Il Pan del Diavolo e ci siamo divertite un sacco. Loro sono i più recenti in ordine di apparizione!