C’è molta chitarra, molto blues e suoni vintage ma sempre vivi in BSB3, il nuovo disco dei Bud Spencer Blues Explosion, o BSBE che dir si voglia.

Il disco, uscito da qualche settimana, rappresenta una svolta per la band, che ha fatto produrre il disco da Giacomo Fiorenza, in passato al lavoro, fra l’altro, su  dischi di Colapesce, Moltheni, Offlaga Disco Pax, Giardini di Mirò, I Cani.

Si parte con Duel, tre minuti e mezzo di introduzione muscolare e parecchio robusta in cui tutti i pistoni sembrano già girare a pieno regime. Si rallenta il ritmo su Hey Man, che mantiene toni hard rock/blues, con ottime evoluzioni di batteria ma anche con un uso della chitarra che richiama alla mente lo stile di Tom Morello.

Mama brucia ancora e incide sul vivo con un lavoro di chitarra di ottima continuità. Miracoli apre su toni pressoché beatlesiani, staccando un po’ con l’aggressività iniziale e sostituendola con un apparente minimalismo che via via si carica di significati e di sonorità.

No Soul riparte invece sulle atmosfere precedenti, anche se le coniuga in modi differenti, spingendosi anche su un finale dal sapore decisamente psichedelico.

Molto tirata anche Croce, su ritmi alti e con parecchia altra libertà concessa alla chitarra. Camion inserisce un intermezzo strumentale in cui l’impressione di calma apparente è in contrasto con l’ebollizione continua di chitarra e batteria.

Molto più aperto il rock blues di Rubik, così come quello di Inferno personale, due pezzi dal percorso piuttosto lineare. Si rallenta bruscamente invece con Troppo tardi, ballata intensa e adatta a una chiusa (ma sarà veramente la chiusa?)

Un lavoro duro, intenso, sporco nei suoni quanto pulito nelle intenzioni e davvero vivo. Chi non ama alla follia gli assoli di chitarra elettrica se ne deve tenere lontano, è chiaro.

Ma per tutti quelli che apprezzano il potere delle vibrazioni elettriche il disco sarà uno spasso. Soprattutto perché inserito in un contesto di scrittura brillante e senza compromessi.

5 thoughts on “La recensione: “BSB3”, Bud Spencer Blues Explosion”
      1. Fabio sei qui per ami la musica ………….. e ci regali tanti pezzi che magari non si conopscevano ………. come io non conoscevo il pezzo del tuo post commentato da me :)

  1. Caro Principe, l’idea è quella: se frequenti TraKs ti accorgerai di quanti dischi fantastici ci sono in giro, magari senza riuscire ad arrivare in radio o nei canali tradizionali. Ma qui hanno e avranno sempre spazio!

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