Dieci anni di attività alle spalle e tanti concerti (compreso il Concertone del 1° maggio 2013 a Roma): gli Aeguana Way si sono costruiti una solida fama che paga i propri dividendi con il terzo album, Cattivi Maestri.
Nel disco ci sono collaborazioni importanti, ma soprattutto un sound molto ben costruito e solido a prescindere dalle coloriture esterne, ora metalizzate ora più naturali.
Ritmi alti all’interno di un contesto rock in salsa elettronica: si parte così, con Cattivi Maestri, la title track, che persegue evoluzioni differenti nell’arco dello sviluppo del brano.
Molto più diretto il percorso sonoro di Tempesta Perfetta, che abbandona gli arricchimenti elettronici per idee rock piuttosto robuste e intense.
Buoni ritmi ma anche qualche accenno di melodia in più all’interno di Ibrida, che ospita anche il pianoforte suonato da Paolo Pischedda di Marta Sui Tubi, e una chitarra elettrica che alterna note acide a echi lontani e malinconici. Altra aria all’interno di Kamal, influenze punk e temi d’attualità, con chitarre e batteria tirate allo spasimo.
Non si smette di correre nemmeno con Caronte, in cui l’attitudine punk torna a dialogare con qualche idea elettronica; anche qui c’è un ospite eccellente, Marco Di Nardo del Management del Dolore Post-Operatorio.
E’ il drumming il grande protagonista di Resistenze Virtuali, insieme a certe idee sul lavoro, sulla comunicazione, sul sesso e su alcune altre cose.
Un po’ a sorpresa arriva La fiaba di Natale, non troppo fiabesca ma soprattutto molto più melodica rispetto alle tracce precedenti: torna il pianoforte di Pischedda ma anche il violoncello del maestro Francesco Parente.
Idrofili conserva una certa quantità melodica ma la inscrive in un discorso più accelerato e molto intenso. Gran finale affidato a Lacrimogeni, che torna all’assalto con elettricità, elettronica, luci stroboscopiche, perfino una citazione di John Fitzgerald Kennedy.
Il disco pesca dalle sonorità del rock italiano degli anni Novanta, ma cerca una reinterpretazione del tutto personale, anche grazie all’efficacia di testi ben scritti.
