L’Altro Secolo è il progetto musicale di Stefano Riggio, cantautore milanese di 25 anni. Vertici è il suo nuovo album. Comincia a muovere i primi passi nel 2018, utilizzando inizialmente il nome Settembre e pubblicando l’album autoprodotto Di questi tempi.
«I vertici, così come una storia d’amore, sono punti d’incontro che generano al tempo stesso spigoli e angoli da smussare. Il concept di fondo è ovviamente il sentimento più trattato di tutti, questa volta descritto attraverso immagini e simboli piuttosto che con discorsi o narrazioni. Il junkie food a domicilio, per esempio, diventa sinonimo di una serata intima in cui non si ha voglia di uscire e si preferisce far finta di guardare una serie tv. I binari si fanno simbolo di vite in parallelo destinate a non aver più alcun punto di contatto, mentre in altre circostanze l’amore può invece diventare la colla in grado di aggiustare le nostre fragilità e trasformare la persona amata nella propria casa. Quello immaginato in questo ep è un universo fatto di piccole cose, dalle tinte pastello, che comunica grazie ad un simbolismo leggero e accessibile con cui parlare di sentimenti e, in senso più ampio, della vita.»
L’altro secolo traccia per traccia
Poppettino e un po’ di nostalgia disseminata in Kodak, che ha un ritmo ponteggiato dal drumming e qualcosa del primo Cremonini.
C’è un’ambiguità lessicale in Junkie Food su cui si gioca, per un pezzo dinamico, rimbalzante e colorato (ma abbiamo veramente presente la differenza tra “junk” e “junkie”? Boh).
Un po’ più morbida Binari, che ricorre a numerose metafore ferroviarie. Giocosetta e geografica Hawaii, che parla di cieli grigi aiutandosi con un po’ di synth.
Colla sceglie la chitarra acustica e un’atmosfera pensosa, per una volta. No, amore non fa rima con hangover, ma neanche per sbaglio: ma Bordeaux parte da questa affermazione e poi sviluppa linee abbastanza fluide.
Pianoforte e malinconia per la conclusiva Onde, che espone il lato più melodico della produzione de L’altro secolo.
Easy, forse un po’ troppo easy il fraseggio su cui si costruiscono le canzoni de L’altro secolo. Tematiche quotidiane, sonorità pop, canzoni frizzantine che regalano un po’ di vivacità. E poco altro.