Miraggi è l’album d’esordio de Latleta: un album nato in solitudine, a casa, con il pianoforte e la chitarra e poi sviluppato tra computer e vecchi synth anni ’70. La copertina è stata realizzata in collaborazione con Emiliano Ponzi, uno dei più importanti disegnatori mondiali contemporanei (lavora per The New York Times, The New Yorker, L’Internazionale, PenguinBooks, la Feltrinelli, Newsweek e molti altri).
“‘Miraggi’ per vedere oltre: è un’illusione che fa bene, è rilassare la vista guardando in lontananza, scoprendo l’avvicendarsi di nuovi mondi. Ha dentro una drum machine, un arpeggiatore, diversi sintetizzatori, qualche chitarra elettrica e tante cose da dire, cose che camminano sulle nostre vite in punta di piedi e le guardano dall’alto col sorriso.
Latleta traccia per traccia
Si parte da una piuttosto sintetica e molto serrata Viva la vita, cantata con un certo distacco ma incalzante.
Battiti regolari e molto synth anche all’interno di Ibiza, che ha un filo di Battiato e un mood molto pop e un po’ anni Ottanta.
Un po’ più scura e articolata, ecco poi L’astronauta, che viaggia in modo tranquillo parlando di sensazioni e specchi rotti.
Doppio livello vocale e alcuni altri contrasti in un altro pezzo ritmato come Io ti conosco. Suoni di giungla e rimbalzi ritmici tribali con La gazzella, accompagnata da degli “u-hu” altrettanto ritmici.
“Ci vuole amore/per uscire dal terrore/ci vuol terrore/per uscire dall’amore”: si basa su questo chiasmo La confusione, lenta e un po’ filosofica.
Quasi confidenziale Nelle nostre anime, che regala immagini quotidiane con un passo trattenuto e un po’ di synth.
Canzone rivoltosa ma tranquilla, ecco la semplice e lineare Sogno che. Si scivola sull’acquatica Pesci, che regala anche un po’ di sonorità di piano, con indizi che portano verso lo stile di Truppi.
Si chiude con una danzereccia e molto curiosa Balla la testa, chiusura un filo particolare del disco.
Album davvero interessante, quello di Latleta, che prende il synth pop e lo riempie di contenuti cantautorali molto originali.